Martedì 29 Marzo 2011 - Libertà
Una festa per Liszt
Bella maratona di note al Municipale
piacenza - Personaggio complesso ma affascinante fu Franz Liszt, il "Principe del pianoforte". Quest'anno, in tutta Italia, sono tante le iniziative per celebrarne il bicentenario della nascita (1811-86). Ad una di queste ci hanno pensato la Fondazione Teatri di Piacenza e il Conservatorio Nicolini che hanno, tra l'altro, allestito il Concerto-dedica tenuto al Municipale da allievi del "Nicolini" con interessanti brani del compositore ungherese.
«Bell'iniziativa. Rappresenta - ha detto Fabrizio Dorsi, direttore del Nicolini - un modo per preparare concerto e compleanno, poi far sentire brani di Liszt e far provare agli studenti nuove emozioni suonando in pubblico. Positiva la collaborazione con il Municipale».
E Manuela Dalla Fontana, capo Dipartimento tastiere del Nicolini, ha aggiunto: «Occasione significativa per i ragazzi per suonare su un palco prestigioso. Pur essendo allievi hanno già avuto modo di esprimersi a certi livelli ma il Municipale ha aura straordinaria. Liszt in questi giorni viene omaggiato a più livelli. Bella sinergia fra importanti istituzioni del Comune. I ragazzi hanno aderito con entusiasmo. La Fondazione Teatri cammina da sola, dovrebbe favorire la presenza giovane a teatro. Speriamo che il messaggio venga recepito».
I vari esecutori hanno mostrato tutto il loro valore perché sappiamo che non è autore facile e, da pianista eccezionale qual era, soleva dire che «il pianoforte è per me ciò che è la nave per il marinaio e il cavallo per l'arabo; più ancora: la mia vita, il mio io». L'accurata selezione dei pezzi - grazie anche ai docenti Marco Alpi, Patrizia Bernelich, Francesco Conti, Guido Scano, Andrea Turini e Giorgio Ubaldi - ha ribadito la modernità di Liszt rievocandone l'acuta sensibilità.
Il programma prevedeva nella prima parte Festpolonaise, allegra sonata per pianoforte a quattro mani con Marta Mazzocchi e Giacomo Volpe; gli impegnativi Les jeux d'eau a la villa d'Este, da Années de pelerinage. Troisième année e Studio trascendentale n. 8 (Wilde jagd) con Beatrice Dal Zotto; il poetico Studio da concerto n. 1 (Il lamento) con Creusa Suardi; il melodico e cantabile Les cloches de Genève e Sonetto n. 104 del Petrarca ancora da Années con Tommaso Ferretti. Nella seconda parte Giovanni Capatti ha proposto Funérailles da Harmonies poétiques et religieuses, misto di popolarità e tristezza; ancora Volpe Der Muller und der Bach da Mullerlied (Schubert) e Isoldes Liebestod da Tristan und Isolde (Wagner), intelligenti parafrasi mentre Alberto Dalgo ha proposto i raffinati Studio da Paganini n. 4 (L'arpeggio) e Studio trascendentale n. 4 (Mazeppa) .
Infine il Coro femminile da camera del Nicolini diretto da Ubaldi ha cantato Santa Cecilia - Ave Maris Stella - Ave Maria, O Sacrum Convivium con il contralto solista Marina Kulykova e Crux! Hymns des marins accompagnati al piano da Francesca Guatteri, a testimoniare la profonda religiosità di Liszt. La presenza del maestro Michele Campanella, che ha poi diretto il giorno dopo l'Orchestra Cherubini in quella che è diventata una "due giorni a tutto Liszt" dunque, ha ulteriormente sottolineato l'originalità dell'evento.
Fabio Bianchi