Domenica 20 Marzo 2011 - Libertà
Descrivere i personaggi e legarli ad opere d'arte
Caro direttore,
ho deciso di scrivere a Lei, che era presente, perché ho trovato interessante la presentazione del romanzo del prof. Macellari intitolato "Inconsuetudine" all'Auditorium della Fondazione.
Ho apprezzato tutti gli interventi e naturalmente quelle dello scrittore che ha spiegato che scrivere è fatica, un esporsi, ma anche cura per liberare la mente dai pensieri che, aggiungo io, si intrecciano fra di loro come fili ingarbugliati e che una volta comparsi su di un foglio si snodano più ordinati.
Quello che poi mi ha entusiasmato è la sua idea geniale e, credo, innovativa di descrivere i personaggi, gli ambienti e le situazioni riferendosi ad opere d'arte famose.
Le sue spiegazioni in merito e quelle della Direttrice dei Musei, ancora più dettagliate, mi hanno convinta sia ad acquistare il volume, sia invogliata, quando lo leggerò, a ricercare su Internet le opere d'arte citate, le relative spiegazioni, la vita degli artisti.
Sarà un viaggio virtuale ma appagante perché bisogna saper scegliere le gioie più adatte alla propria età. A 12 anni, dal mio banco in prossimità della finestra di una bella scuola su di una collina, guardavo il mare fino all'orizzonte dove si congiungeva col cielo azzurro e notando le scie lasciate dai primi aerei a reazione avevo giurato a me stessa che da grande avrei fatto l'hostess sugli aerei e girato tutto il mondo.
Poi nella vita certi sogni si mettono nel cassetto.
Ora, i motivi per cui è difficile che affronti dei viaggi, sono diversi da quelli degli anni passati ma..... ho scoperto che esiste Internet ed ora che ho imparato ad usare il personal computer, ho un nuovo, muto interlocutore che però può rispondere a tutte le mie domande. Concludo consigliando, prima di tutto la lettura di "Inconsuetudine" e poi alle persone della mia età che non sanno usare il Personal, di seguire i corsi che tante scuole organizzano.
Marilisa Aloja
Piacenza