Venerdì 25 Marzo 2011 - Libertà
Un "piccolo grande" frate tra parola e azione
Nel pomeriggio del 28 agosto 2001, un martedì, nella cattedrale di Piacenza il vescovo mons. Luciano Monari presiedeva i funerali di padre Gherardo Gubertini, fondatore della Casa del Fanciullo. Il Francescano era morto la domenica precedente dopo una breve malattia. La "chiesa madre" della diocesi di Piacenza-Bobbio era gremita di fedeli e il dolore per la grave perdita lo si leggeva sul volto di tutti. Monsignor Monari parlò della scomparsa di un patriarca, ma nello stesso tempo si avvertiva anche l'incertezza del futuro dell'istituzione voluta dal popolare Frate.
Quando scompare un grande "fondatore" le sue creature sono sempre in pericolo in quanto improvvisamente si trovano senza guida. A meno che le basi siano buone e sia stato previsto per tempo il percorso da compiere. Padre Gherardo è morto da dieci anni e la sua eredità è quanto mai viva e si muove su diversi binari: ovviamente la scuola elementare paritaria; il centro educativo Tandem con doposcuola per ragazzi delle medie inferiori e superiori; il Gruppo Famiglia residenziale; la sede estiva di Carenno e poi l'associazione Amici della Casa del Fanciullo.
A dimostrazione che l'eredità di padre Gherardo è quanto mai viva vi è il ricco programma delle celebrazioni del decennale; un programma che non solo ricorda, ma vuol essere un momento di pausa per poi continuare il cammino. Così si esprime Fausto Fiorentini, direttore fin dalle origini della rivista dell'associazione degli Amici della Casa del Fanciullo e autore di una pubblicazione "Un piccolo grande Frate" che verrà presentata sabato prossimo, alle ore 17, nella sede storica della "Casa", posta presso la basilica di Santa Maria di Campagna e da poco restaurata. Sempre sabato verrà inaugurata negli stessi locali una mostra fotografica completata dalla presentazione di un documentario del Cine Club di Piacenza (la prima di questo filmato si è già avuta in Sant'Ilario).
Il libro è indicativo dello spirito del decennale. Già il fatto che la presentazione sia affidata al vescovo monsignor Ambrosio sta ad indicare che padre Gherardo era, sì, un francescano a tutti gli effetti, ma Piacenza lo riteneva un proprio cittadino e non a caso nelle celebrazioni interviene anche il Comune Capoluogo. Il programma delle celebrazioni alterna momenti di preghiera (una messa è stata celebrata in Santa Maria di Campagna ed un'altra il 28 agosto, in cattedrale, sarà presieduta dal Vescovo) ad altri di approfondimento e di studio come il convegno previsto nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano sabato 2 aprile, alle ore 15, su un tema impegnativo come "Figli contesi. I figli nelle procedure di separazione e di divorzio: aspetti processuali e psicologici".
D'altra parte anche la pubblicazione curata da Fausto Fiorentini non si ferma al ricordo. Dopo gli editoriali ed una corposa parte storica, viene ricordata l'eredità di padre Gherardo: la scuola elementare (parlano gli insegnanti e Dina Bergamini); il centro educativo Tandem (Maria Scagnelli), il Gruppo Famiglia (Alberto Manzoni); la sede estiva di Carenno (Dario Redaelli) e l'associazione Amici della Casa del Fanciullo (Paolo Ripamonti).
La seconda parte è costituita da un'antologia degli scritti di padre Gherardo. «Tutti abbiamo del Padre - precisa a questo proposito Fausto Fiorentini - ricordi ricchi e documentati. La sua opera continua ed è sempre stata, ed è, sotto gli occhi di tutti. Il suo insegnamento è passato attraverso l'azione, ma non meno importante era la sua parola. In ogni numero della rivista, che ho sempre avuto l'onore di dirigere, il Padre interveniva con un suo scritto che poteva essere una lettera agli amici per chiedere aiuto, ma anche un piccolo trattato sul metodo seguito dalla sua istituzione nella formazione dei ragazzi. Da molti padre Gherardo viene definito un benefattore, e lo è stato, ma per me è stato soprattutto un educatore e il suo metodo, basato sulla famiglia, sulla continuità, sulla centralità della persona, sulla priorità all'educazione è quanto mai attuale».