Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Domenica 20 Marzo 2011 - Libertà

Archivio Morando, illustrato il patrimonio della famiglia genovese giunta qui nel 1581

piacenza - Settantotto buste di documenti, tra cui pergamene, registri, stampe e mappe di grande formato, dal 1291 al 1883: l'Archivio Morando, legato all'eminente famiglia genovese, stabilitasi a Piacenza fin dal 1581, è stato ora riordinato per poter essere consultato dagli studiosi. L'impegnativo progetto, presentato ieri nella sede dell'Archivio di Stato a Palazzo Farnese, è stato realizzato in collaborazione con l'Asages, l'associazione archivi gentilizi e storici, aderente alla Confedilizia e sorta per tutelare proprio l'importante patrimonio costituito dagli archivi delle famiglie, per sua natura a forte rischio di dispersione, se non di perdita totale, nel passaggio da una generazione all'altra.
L'Archivio di Stato di Piacenza, come ha ricordato il direttore Gian Paolo Bulla, da tempo lavora al percorso "Storie di casa", dedicato agli archivi gentilizi e che prossimamente si arricchirà di un nuovo capitolo, grazie alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, quando verrà completata l'inventariazione dell'Archivio Casati Rolleri, depositato a Palazzo Farnese dai discendenti, Ranieri e Giovanni Gagnoni Schippisi Casati, entrambi scomparsi ed eredi anche dei Morando, il cui archivio era stato da loro stessi consegnato all'Archivio di Stato nel 1979. In rappresentanza della famiglia ieri è intervenuto Gian Cesare Schippisi. Il marchese Manfredi Landi di Chiavenna, presidente dell'Asages, che ha finanziato interamente il riordino dell'Archivio Morando, ha evidenziato come l'iniziativa sia stata resa possibile da una convenzione tra l'Asages e l'Archivio di Stato di Piacenza. Convenzione sul cui futuro grava qualche incertezza. Il vicepresidente Asages, conte Carlo Emanuele Manfredi, ha portato all'attenzione una novità legislativa che prevede l'obbligo di un'assicurazione per il proprietario che intende depositare il suo archivio privato presso un Archivio di Stato, per sollevare quest'ultimo da responsabilità in caso di danni o furti. «Una legge infausta - ha commentato Manfredi - che attualmente impedisce il deposito di ulteriori archivi. Come Asages ci siamo già messi in contatto con il ministero per capire come risolvere la situazione».
Le caratteristiche dell'Archivio Morando sono state illustrate da Paola Agostinelli, che ha effettuato il riordino, con la supervisione scientifica di Anna Riva, la quale ha rimarcato l'interesse di un'operazione che non si è limitata a censire la documentazione, ma ha cercato di restituire l'ordine con il quale in passato era stato inventariato il materiale, sulla base di una nota redatta nel 1812 e dunque relativa all'attività di un archivista precedente. Il fine è di arrivare a «capire il metodo di ordinamento utilizzato in passato e dunque come veniva svolta la professione di archivista. Siamo uno dei pochi archivi che tengono conto di questo aspetto, che è comunque molto significativo». Ai Morando si devono le prime ricerche petrolifere nel Piacentino, tanto che ottennero l'autorizzazione perpetua a estrarre "l'oglio di sasso", ossia il petrolio.

Anna Anselmi

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio