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Mercoledì 16 Marzo 2011 - Libertà

Camerata de' Bardi con stile

In Fondazione per gli Amici del Romagnosi: successo

piacenza - Un'orchestra di dilettanti, ma nella sua accezione più colta: un dilettantismo inteso come strumento per diffondere la cultura musicale facendola in prima persona. L'Orchestra universitaria di Pavia "Camerata de' Bardi" raccoglie studenti, ex studenti, studenti Erasmus, ma anche amici di ogni età che condividono la passione per la musica e lo spirito della Camerata. Tra le fila dell'orchestra vi erano infatti, all'Auditorium della Fondazione per la stagione degli "Amici del Romagnosi", musicisti di età completamente diverse a testimoniare la voglia di fare musica insieme.
Mario Ambrogi, presidente degli "Amici del Romagnosi", ha introdotto la serata presentando tutti gli incontri in programma riuniti sotto il titolo Gli appuntamenti di Gian Domenico. A seguire il trombettista Marco Caminati, portavoce dell'orchestra, ha illustrato gli intenti e la filosofia dell'orchestra universitaria di Pavia, mettendo in risalto la dimensione musicale coltivata con passione e affiancata all'attività accademica o lavorativa. Ha chiesto l'applauso del pubblico: «Per Alice che ha appena conseguito il diploma di violino e per Carlo che ha superato l'esame di ottavo anno di violoncello. Alice intende fare la violinista, Carlo è più incentrato sugli studi di ingegneria: le loro differenti scelte sono le due anime che compongono la Camerata».
Il programma del concerto è stato pensato inserendo in una cornice di pagine di Mozart, proposte in apertura e chiusura, opere del periodo barocco: Haendel e Johann Christian Bach.
La Sonata KV 329 di Mozart ha visto in scena la compagine orchestrale al completo, archi e fiati insieme per regalare una partitura molto piacevole. Particolarmente apprezzate le due arie di Haendel: l'elegiaca Let the bright Seraphim (da Samson, HWV 57) in cui l'orchestra fa da tappeto sonoro su cui emergono soprano e tromba, e la brillante Eternal source of light divine (da Ode for the birthday of Queen Anne, HWV 74). In entrambe solisti erano il soprano Susie Georgiadis, che è anche psicologa e ha fornito la sua amichevole collaborazione, e il trombettista Marco Caminati.
Il violista Stephen Beszant, non senza qualche difetto d'intonazione, ha eseguito il Concerto per viola e archi di Johann Christian Bach nella trascrizione di Henri Casadesus (1879-1947).
Infine l'orchestra al completo si è nuovamente riunita per sostenere la pianista Paola Barbieri nell'esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra KV 467 di Mozart. Nell'"Allegro maestoso" l'orchestra ha mostrato smalto, così come ha regalato al pubblico una morbida piacevolezza d'ascolto nel celeberrimo secondo movimento "Andante", infine ha affrontato il finale "Allegro vivace assai" con un ritmo contenuto.
Come bis la "Camerata de' Bardi" ha riproposto la Sonata di Mozart iniziale.

Lea Rossi

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