Lunedì 11 Aprile 2011 - Libertà
Allo Spazio Le Rotative "incoronati" Giachino e Usai per i solisti e Daniele Cordisco Trio per i gruppi. Applaudito il concerto di William Greco
di PAOLO SCHIAVI
Arrivederci, Piacenza Jazz Fest. Come da tradizione, sabato sera in un gremito Spazio Le Rotative il festival del Piacenza Jazz Club e il suo pubblico si sono congedati, suggellando il successo dell'ottava edizione della prestigiosa rassegna, patrocinata dal ministero per i Beni e Culturali e sostenuta da Fondazione di Piacenza e Vigevano, Regione, Comune, Fondazione Libertà e sponsor privati.
Il "Galà di premiazione e fine festival" è la festa che mette al centro gli astri nascenti del jazz italiano, che sin dalla prima edizione il Piacenza Jazz Fest promuove attraverso il Concorso nazionale "Chicco Bettinardi". Star della serata è stato il pianista leccese William Greco, solista vincitore dell'edizione 2010, protagonista di un concerto raffinato ed emotivamente coinvolgente, accompagnato dai sempre impeccabili Mauro Sereno al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria (che con Erminio Cella al pianoforte compongono il cosiddetto "Trio Bettinardi", "backing-band" di tutti i solisti). Non dimenticheremo la bontà artistica e umana di Greco e la classe del suo tocco che, tra le altre, ha brillato in una 'Round Midnight di Monk di straordinaria profondità introspettiva, in una calda e luminosa Someday my prince will come (Churchill) e sui ritmi latin passionali e densi di sfumature di Oh que serà (Buarque).
Poi, più gaio che mai, il maestro di cerimonia Gianni Azzali (presidente del Jazz Club) ha scandito il passo vivace della serata facendo sfilare, esibire e premiando, insieme alle autorità, i gruppi e i solisti vincitori di questa edizione del "Bettinardi".
Il primo posto nella sezione solisti è andato ex-equo al pianista Fabio Giachino, cuneese di 24 anni, che ha entusiasmato in solo con una Someone to watch over me di Gershwin intensa e poetica, e al chitarrista Alessandro Usai, milanese di 27 anni, che ha messo in luce un gusto pulito e tornito in The things we did last summer di Styne. Entrambi ingaggiati per il Piacenza Jazz Fest 2012, gratificati con 925 euro e il "Premio Libertà", consegnati dal maestro Giuseppe Parmigiani e dall'editrice di Libertà Donatella Ronconi. Terza classificata, la cantante Camilla Battaglia, 20 anni, di Milano, cui l'assessore alla cultura Paolo Dosi ha consegnato 400 euro. Gran talento! Dolce e sorridente, ha guadagnato un'ovazione con la strepitosa interpretazione dell'impegnativa Donna lee di Parker. Menzione della Giuria anche alla cantante Chiara Minaldi, 30 anni, di Palermo.
Per quanto riguarda la sezione gruppi, la prima piazza è andata al Daniele Cordisco Trio di Campobasso (col ventiduenne Cordisco alla chitarra, Daniele Basirico, 34 anni, al basso e Giovanni Campanella, 26 anni, alla batteria), che ci ha fatto assaggiare lo swing setoso e baldanzoso di You are the sunshine of my life (Wonder). Anche per loro, ingaggio al festival del 2012, 1300 euro e "Premio Libertà". Al secondo posto, lo spumeggiante Marco De Gennaro Jazz Project (con il ventunenne De Gennaro al piano, Giuseppe Grimaldi, 28 anni, al basso, Carlo Salentino, 27 anni, alla batteria in sostituzione dell'indisposto Daniele De Novellis, e Pasquale Di Lascio, 19 anni, alle percussioni) di Eboli: a loro 750 euro e un applauso travolgente per il tiro caraibico spedito e focoso di Scusi! Per il Sud America? di De Gennaro. Menzione speciale al sestetto milanese New Nido, fautori di una sonora sferzata "free", con Vito Emanuele Galante, 26 anni, alla tromba, Fosco Chiapperini, 32 anni, al sax alto, Marco Motta e Filippo Cozzi, quest'ultimo assente, al sax tenore, Luca Pissavini, 30 anni, al contrabbasso e Paolo Benzoni, 35 anni, alla batteria.
Ma Jazz Fest non è solo musica. Sono stati infatti premiati anche i vincitori di "Strisce di jazz", concorso parallelo dedicato a illustratori, fumettisti e disegnatori in collaborazione con il circolo Arcicomics "Il senso delle Nuvole - Arcadia" ed Editoriale Libertà. Primo posto al cremasco Matteo Gubellini (fu secondo l'anno scorso), dunque 500 euro e "Premio Libertà". Secondo e terzo, il napoletano Luigi Massa e il pistoiese Marco Russo, cui sono andati rispettivamente 300 e 150 euro.
Alla fine, brindisi festosi e gran buffet per tutti, con il pensiero già rivolto alle sorprese che saprà regalarci il Piacenza Jazz Fest 2012.