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Domenica 10 Aprile 2011 - Libertà

Musica, premiazioni dei concorsi e buffet per chiudere degnamente la prestigiosa kermesse. Sul palco William Greco: «Tra jazz e classica non so scegliere»

di ALFREDO TENNI
Giunto al termine di un'edizione 2011 davvero ruggente, che ha consegnato agli annali memorabili concerti di stelle come Richard Galliano, Bill Frisell e Dave Douglas, il Piacenza Jazz Fest (organizzato dal Piacenza Jazz Club presieduto da Gianni Azzali, con il patrocinio del Ministero per i Beni e Culturali e con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Regione, Comune, Fondazione Libertà e sponsor privati) saluta il suo pubblico dandogli appuntamento al 2012, con l'ormai tradizionale Galà di premiazione e fine festival che si svolgerà stasera alle 21.15 nello spazio Le Rotative di via Benedettine 66 (ingresso libero).
Questa grande "festa di chiusura" avrà come guest star il pianista William Greco, vincitore dell'edizione 2010 del concorso nazionale "Chicco Bettinardi-Nuovi talenti del jazz italiano"; nel corso del galà, inoltre, avranno luogo le premiazioni dei vincitori dei diversi concorsi del 2011 legati al Jazz Fest.
Nel corso della serata sarà finalmente svelata la graduatoria dei vincitori delle due sezioni dell'edizione 2011 del concorso "Bettinardi", che si esibiranno ancora una volta, accompagnati dal Trio Bettinardi (Erminio Cella al pianoforte, Mauro Sereno al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria) prima che la classifica sia resa nota. Per la sezione "B" del concorso, riservata ai gruppi, si sono classificati il Daniele Cordisco Trio di Campobasso e il Marco De Gennaro Jazz Project, di Eboli (Salerno). Per la sezione "A", riservata ai solisti, si sono classificati la cantante Camilla Battaglia di Milano, il pianista Fabio Giachino di Roddi (Cuneo) e il chitarrista Alessandro Usai di Paderno Dugnano (Milano). I primi classificati di ciascuna sezione riceveranno anche il Premio Libertà.
Al galà si esibiranno anche la cantante Chiara Minaldi di Palermo, che ha ricevuto la menzione speciale della giuria «per il possesso di notevole tecnica vocale e particolari doti interpretative» e il gruppo New Nido di Milano (menzione speciale «per la pregnante progettualità e l'intensità dell'esecuzione»). Saranno anche premiati i disegnatori che hanno conquistato il podio del concorso Strisce di Jazz organizzato dal Piacenza Jazz Club con il circolo ArciComics "Il senso delle nuvole - Arcadia" e con il patrocinio di Editoriale Libertà: il primo classificato è Matteo Gubellini di Crema (che riceverà anche il Premio Libertà), il secondo è Luigi Massa di Casoria (Napoli), il terzo è Marco Russo di Cascine di Buti, in provincia di Pisa (le tavole premiate per Strisce di Jazz saranno esposte al pubblico nel foyer del teatro).
L'esbizione principale del galà, come abbiamo detto, sarà comunque quella del giovanissimo pianista leccese William Greco. Il pianista salentino (che l'anno scorso al "Bettinardi" ha fatto un vero "grande slam", conquistando, oltre al primo premio della giuria, anche il premio del pubblico e il Premio Libertà) è un vero "predestinato", che nel 2004 è stato premiato per le sue straordinarie capacità musicali dal leggendario Berklee College of Music di Boston, e ha già registrato un Cd d'esordio di prossima uscita.
Il tratto singolare della personalità di questo artista poco più che ventenne è che non solo - come molti jazzisti - ha una formazione classica ma porta avanti una promettente carriera di concertista classico in parallelo con quella di jazzista (ha vinto concorsi importanti e tenuto un concerto di musiche di Rachmaninov alla Radio Vaticana). «Sì, è così: una sera mi metto il frac per suonare Chopin e un'altra sera mi vesto in stile "casual" per suonare Bill Evans», sorride Greco. «Mi sono accostato alla musica improvvisata casualmente, da ragazzino, quando ho avuto una passeggera "crisi di rigetto" verso l'impostazione accademica, la partitura scritta, che mi sembrava un mondo senza anima, malato di eccessivo formalismo. Poi mi sono riavvicinato alla musiac classica, ma senza perdere d'occhio la pratica jazzistica: trovo che le due cose "si tengano", che studiare Chopin faccia di me un jazzista migliore e che allenare l'orecchio con le improvvisazioni jazz faccia di me un interprete classico migliore. Il futuro? Sogno, fra cinque anni, il concorso "Chopin" di Varsavia. Ma mi piacerebbe, nel frattempo, mettere su una jazz band tutta mia: un gruppo bello grosso, con sei-sette elementi e tanta musica scritta da me».
Al termine del gala di stasera un po' di festa con il tradizionale brindisi di "arrivederci" con il Gutturnio Classico Superiore "Jazz Fest 2011", imbottigliato per la manifestazione dall'azienda agricola "Il Sassòne" di Zaffignano di Pontedellolio e con l'Ortrugo fermo e frizzante della Valnure imbottigliato da Marco Cordani. Le degustazioni saranno arricchite da un buffet offerto dagli organizzatori, in cui faranno bella mostra i salami nostrani offerti dal salumificio S. Bono di Pontedellolio e, una piacevole novità di quest'anno, le prelibatezze dolci e salate preparate dall'Accademia gastronomica "Maria Luigia", presieduta dalla professoressa Giusy Tixi. Le preparazioni delle "Luigine" saranno ispirate al tema delle trombe jazz di Louis Armstrong e Miles Davis. L'accademia "Maria Luigia", che opera nel settore del gusto e della creatività culinaria, ha accettato l'invito del Piacenza Jazz Club, in considerazione delle affinità culturali e filantropiche delle due associazioni.

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