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Lunedì 27 Settembre 2004 - Libertà

Il primo anno del "Centro Città di Piacenza"

Il bilancio dell'iniziativa con Gianni Cuminetti, presidente dell'Unicef di Piacenza. Kinshasa: crescono le richieste per ospitare le tante "bambine di strada"

Il 22 settembre è passato un anno dalla inaugurazione a Kinshasa del centro di accoglienza per bambine di strada "Città di Piacenza". Facciamo un bilancio di questa iniziativa con Gianni Cuminetti, presidente UNICEF di Piacenza e anima dell'iniziativa.

E' passato un anno dal taglio del nastro a Kinshasa del Centro Unicef di accoglienza per bambine di strada "Città di Piacenza". Come procedono le cose?
"Ho avuto proprio in questi giorni le ultime notizie dalla responsabile delle relazioni esterne del Comitato Italiano per l'Unicef Donata Lodi. Il Centro sta funzionando alla grande e, come era peraltro prevedibile, da un po' di tempo le richieste di entrarvi stanno superando le capacità ricettive".
Si era parlato della eventualità di far visitare il Centro da un paio di piacentini all'anno. Lo ha già fatto qualcuno?
"Per il 2004 il monitoraggio del Centro è stato effettuato da una coppia di nostri concittadini illustri. Si tratta del professor Umberto Chiappini (già presidente della Caritas e membro del Consiglio della Fondazione di Piacenza e Vigevano) e della sua signora. Hanno potuto visitare il Centro nel mese di febbraio e l'impressione che ne hanno ricavato è stata ottima. Libertà ha pubblicato allora un resoconto del loro sopralluogo e vale la pena di riportarne, a parte, il passaggio centrale".
Si è detto e scritto che per mantenere il Centro occorre un impegno economico importante. Come riuscite a coprire tali spese?
"Piacenza è l'unica città in Italia autorizzata a realizzare un progetto Unicef utilizzando esclusivamente i fondi raccolti sul suo territorio. Con 300.000 euro circa si è potuto dar vita al centro, grazie anche al fatto che la vasta area sulla quale insiste e tre edifici completamente da restaurare sono stati donati all'Unicef dal governo congolese".
Quanti euro occorrono ogni anno per il centro di Kinshasa?
"Si è calcolato che per una perfetta efficienza del centro serve la cifra annuale di 150.000 euro. Le previsioni attuali sono molto buone soprattutto perché il Piacenza Calcio contribuisce col 7,50% di tutto quanto pagano gli spettatori, abbonati compresi, per assistere alle partite ufficiali della stagione. Ovviamente la discesa in serie B ha inciso pesantemente e nell'ultimo campionato sono arrivati all'Unicef solo 50.000 euro per il mantenimento del centro (150.000 euro era stato il contributo del primo anno e 130.000 quello del secondo quando la nostra squadra militava in serie A)".
Quali le iniziative che vi sostengono?
"E' cresciuto il sostegno che dà la Maratona e, soprattutto, la collegata "Lotteria del Cuore". L'anno scorso siamo riusciti a vendere oltre 11.000 biglietti e contiamo quest'anno, in occasione della Maratona del decennale, di sfiorare i 15.000. Sono moltissime la altre iniziative già promosse e in fase di decollo e per il 2004 e il 2005 siamo già sicuri di raccogliere quanto basterà per il mantenimento del Centro".
Piacenza città a sostegno dell'infanzia. Perché?
"I miei concittadini hanno dimostrato coi fatti di meritare il grande privilegio di ottenere per Piacenza dall'Unicef il riconoscimento di fregiarsi ufficialmente del titolo di "Città a sostegno dell'infanzia" e non ho dubbi che sapranno essere all'altezza della fama che si sono meritata, non solo per quello che fanno a favore dell'Unicef, di essere una comunità che da sempre ha particolarmente a cuore i problemi dell'infanzia, soprattutto di quella meno fortunata".

Red. Li.

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