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Martedì 26 Aprile 2011 - Libertà

All'avanguardia nell'affrontare i disturbi dell'apprendimento

S. nicolò, il centro dislessia compie 11 anni

SAN NICOLO' - Oltre 20 istituti comprensivi della provincia coinvolti dal progetto, più di 100 insegnanti presenti ai momenti di formazione, a cui si unisce un altro centinaio di persone arrivate al centro per una consulenza. Un totale di ragazzi interessati dallo screening che supera i 1400. Numeri toccati, nell'anno scolastico corrente, dal Centro risorse dislessia (Cdr), realtà con sede nelle scuole elementari di San Nicolò e che compie 11 di anni di vita proprio in questi giorni. Dal momento della sua fondazione, il Centro risorse dislessia è andato in crescendo, diventando sempre di più un punto di riferimento per tutte le problematiche inerenti la dislessia ed altri disturbi psichici legati all'apprendimento. Passo dopo passo, il Cdr è divenuto un centro di orientamento ed aiuto per centinaio di studenti, genitori ed insegnanti della scuola pubblica e privata, della provincia piacentina ed anche di quelle vicine. Nel Centro operano due referenti, fin dagli inizi: Giuseppina Clini, insegnante laureata in psicologia, e Piervito Militello, insegnante esperto ed interessato all'informatica e all'uso delle tecnologie a vantaggio degli alunni con difficoltà. «Il Centro risorse dislessia e disturbi dell'apprendimento nasce 11 anni fa grazie alla determinazione dell' ex dirigente scolastico Roberto Falconi - racconta Militello -. Fu il primo a credere in un progetto simile. Ancora oggi, Falconi continua a far parte ad honorem della commissione scolastica sulla dislessia». La visione innovativa del centro, fin dal suo avvio, è assodata: «Per trattare la dislessia ed i disturbi specifici di apprendimento facciamo riferimento alla legge 170 del 18 ottobre 2010 - sottolinea Militello -. Questo testo definisce le caratteristiche e si pone una serie di obiettivi che garantiscono il diritto all'istruzione dei bambini con disturbi. Ma già undici anni fa, senza leggi particolari, il Centro operava già in tale direzione, offrendo una vasta gamma di servizi a tutti gli operatori impegnati nei processi di educazione e formazione di Piacenza, del suo territorio e delle province vicine».
Secondo i due coordinatori, le attività del Cdr di San Nicolò si possono dividere in tre categorie principali. «La prima è quella di sportello, chiamiamola così, in cui si offrono consulenza, valutazioni didattiche, si possono richiedere software didattici e libri digitali; questa parte viene svolta in collaborazione con Ausl ed Aid. C'è, poi, l'attività che riguarda lo screening: permette l'individuazione precoce dei casi a rischio ed interessa la stragrande maggioranza delle scuole primarie di Piacenza e provincia. La fase di screening è generosamente finanziata dall'Amministrazione provinciale che, evidentemente, credo molto nel progetto». Infine, tra le attività del Cdr c'è la parte "formazione -informazione".
«E' indispensabile - concludono i due coordinatori - per fornire a quanti più educatori possibili gli strumenti necessari per gestire al meglio una problematica così importante».

Riccardo Delfanti

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