Lunedì 18 Aprile 2011 - Libertà
Rilke e le sue rose recitate da Gromi e Trucchi
Emozionante serata in Fondazione con l'accompagnamento musicale di Bernelich
piacenza - "Scoprii una nuova dolcezza: posare gentilmente sugli occhi una rosa, sino a non percepirne più la freschezza: soltanto la dolcezza dei suoi petali indugia ancora sulle mie palpebre come il sonno prima del levar del sole". Così scriveva uno dei più straordinari poeti a cui Praga abbia dato i natali nell'Ottocento, Rainer Maria Rilke. Così leggono ancora Silvana Trucchi e Alberto Gromi durante l'evento intitolato Le rose di Rilke e ideato da Milena Tibaldi del Goethe Zentrum Piacenza nell'ambito della tredicesima edizione della Settimana della cultura. Ad andare in scena nell'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano è stato un momento di autentica poesia, un incontro prezioso in cui la musicalità dei versi di Rilke ben si è coniugata con quella delle splendide pagine suonate al pianoforte dalla bravissima Patrizia Bernelich; e i piacentini hanno riscoperto la bellezza e l'intenso lirismo di un poeta a cui qualche anno fa, proprio in città alla galleria "Ricci Oddi", era stata dedicata un'interessante mostra. Del resto Rilke sapeva parlare ai suoi contemporanei e lo sa fare ancora oggi, attraverso i suoi scritti: "Tra gli uomini non comuni che ho conosciuto, uno dei più affascinanti, e di gran lunga il più misterioso, fu per me Rilke. Se la parola "magico" ha un senso, dirò che […] tutto in lui dava l'impressione di una presenza magica" scrisse di lui Paul Valery. Quella "presenza magica" è tornata a rivivere l'altro pomeriggio durante l'evento presentato da Tibaldi e grazie alle straordinarie interpretazioni di Gromi e Trucchi.
Parab.