Venerdì 22 Aprile 2011 - Libertà
Migliaccio al "Cassinari": «Ragazzi, iniziate ad ascoltare la musica con metodo filosofico»
piacenza - Organicità e meccanicità per ascoltare la musica. Ma anche per comprendere un'opera d'arte. È questo il curioso ma intelligente approccio presentato da Carlo Migliaccio nel primo incontro di conferenze dedicato appunto a Organicità e meccanicità in musica e organizzato al liceo artistico "Cassinari" dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano: protagonista dell'evento, che ha visto partecipare molte classi quarte e quinte dell'istituto, è stato il professor Carlo Migliaccio, musicologo e filosofo che ha condotto il folto pubblico in un percorso alla scoperta del concetto di "organico" in musica.
«L'obiettivo è quello di ascoltare e avvicinarsi alla musica con un approccio filosofico, tentare un confronto con la filosofia e la riflessione estetica - ha spiegato Migliaccio all'inizio dell'incontro presentato dal docente del "Cassinari" Antonio Romano, - l'organicità e la meccanicità sono infatti due componenti presenti nella musica». Al centro dell'intervento del musicologo è andato quindi lo stesso concetto di "organicità": «Essa non può essere intesa semplicemente come pura imitazione dell'organismo - ha spiegato il docente, - ma è anche una qualità formale dell'arte e questo crea una serie di quesiti e problematiche tutte da risolvere e analizzare». Ma se si parla di arte ovviamente il confine si allarga anche al di fuori della musica fino ad "abbracciare" l'ambito delle arti figurative: «Il confronto con la musica può offrire un contributo importante per comprendere il concetto di "organico" nelle arti figurative e in particolare nell'astrattismo - ha chiarito Migliaccio, - cioé sia l'arte che la musica si comprendono meglio in un'ottica multidisciplinare».
Per questo motivo il liceo "Cassinari" ha ideato un ciclo di conferenze dedicate al tema dell'organico: in tutto sono quattro appuntamenti, il primo dei quali ha visto appunto protagonista Migliaccio (il quale interverrà anche nel secondo incontro in programma il 5 maggio al "Cassinari" e dedicato a Melotti e la musica). Del resto lo ha chiarito anche lo stesso docente Romano: «Il tema dell'organicità si presta a una molteplicità di letture - ha spiegato il professore, - e nell'ambito artistico è particolarmente importante: basti pensare a quando si disegna dal vero e si ha un modello vivente. Si fa allora un lavoro sull'organico. Ma anche quando si realizza un logo o un manifesto lo si può ritenere compiuto solo se ha raggiunto un certo grado di organicità. Parlare allora del concetto di organico significa prendere in considerazione il rapporto tra arte e natura».
Betty Paraboschi