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Martedì 19 Aprile 2011 - Libertà

Marcotti, se Cuba passa per una "sei corde"

Alla Famiglia Piasinteina applausi al chitarrista e all'Ensemble Cremona

piacenza - Trasmettono un senso di frizzante levità le composizioni musicali del chitarrista classico Roberto Marcotti. Offrono una visione del mondo lieve, dai toni caldi e appassionanti, nei momenti più intensi delle esecuzioni. Presentati in prima assoluta l'altra sera, nella cornice della Famiglia Piasinteina e nell'ambito degli Appuntamenti di Gian Domenico, organizzati dall'associazione culturale Amici del Romagnosi con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Famiglia Piasinteina e l'istituto Romagnosi, i brani di Marcotti, frutto di un processo creativo durato circa 3 anni, hanno appassionato gli ascoltatori e riscosso calorosi applausi. Marcotti musicista, compositore ed insegnante, piacentino di nascita e come ha precisato orgoglioso il professor Mario Ambrogi, presidente degli Amici del Romagnosi, che l'ha avuto come alunno, «studente che già dimostrava le sue qualità sui banchi di scuola», ha presentato 9 composizioni inedite, che sintetizzano le cifre stilistiche del suo percorso di vita e professionale nel mondo della musica.
Dalla morbida melanconia del pezzo La milonga del sol, ai ritmi frizzanti dal gusto squisitamente brasiliano di I don't like jazz, Marcotti ha condotto gli ascoltatori in un viaggio che ha toccato il Sudamerica per poi ritornare in Italia. Il valzer trasognante Pour Sabrine si è fatto tribale nel brano Ostinato. La milonga di Osservando il mare si è spinta verso Cuba, e in Sabor de tabaco ha iniziato a profumare di sigaro, seconda passione del musicista dopo la musica.
La melodia si è fatta corale nella seconda parte della serata quando sul palco, insieme a Marcotti sono saliti Davide Cignatta, al mandolino, Lorenzo Quero, mandola e viola, Luigi Mulazzi, al mandolino, Mauro Rai alla fisarmonica e Stefano Schembari al basso elettrico, componenti dell'Ensemble "Luigi Cremona". I musicisti, che hanno riscosso il plauso da parte del numeroso pubblico presente, hanno interpretato colonne sonore opere di Tiersen e Bacalov, tratte da Il favoloso mondo di Amélie e Il postino e hanno proposto brani di Ugo Bottacchiari, Piazzolla e Di Giacomo-Costa. La bravura degli interpreti, esaltata dalla complicità che si percepiva tra i musicisti, ha davvero offerto agli ascoltatori un concerto di qualità.

Chiara Cecutta

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