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Domenica 1 Maggio 2011 - Libertà

Fondazione, 34 euro a ogni piacentino

Le erogazioni 2010. Marazzi su Santa Chiara: una vergogna che l'edificio resti bloccato. E' la media pro capite degli stanziamenti in città. Più basso il dato di Vigevano (14 euro) e degli altri distretti provinciali

L'assistenza sociale, le strutture per l'infanzia, la promozione della ricerca universitaria, la conservazione del patrimonio artistico-culturale. Si muove principalmente lungo queste direttrici l'azione della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Nel 2010, il cui bilancio è stato licenziato in questi giorni dal consiglio generale dell'ente di via Sant'Eufemia, come nei precedenti esercizi.
interventi sociali - Di sette milioni di euro le erogazioni dell'anno scorso. Il primo pensiero di Giacomo Marazzi corre agli interventi sociali, ad esempio gli asili e i nidi di Piacenza e provincia, ai quali dal 2007 a oggi sono andati 1,4 milioni di euro: «Ci sono Comuni che senza il nostro intervento sarebbero rimasti sprovvisti di strutture», osserva il presidente della Fondazione.
Oppure il sostegno agli anziani, specie nelle aree di montagna dove «riuscire a evitare a queste persone lo sradicamento dai loro paesi, dalle loro comunità, significa spesso conservare una ragione di vita». "Progetti specifici ricreativi e assistenziali" per 219.400 euro, interventi di adeguamento strutturale per 363mila euro, acquisto di attrezzature e arredi per 138.500 euro: questo il pacchetto 2010 delle principali erogazioni, ma per le case di riposo in cinque anni sono 3,8 i milioni stanziati.
istruzione e ricerca - I capitoli dell'istruzione e della ricerca scientifica e tecnologica viaggiano su binari paralleli. A Marazzi piace sottolineare i 774mila euro alla scuola di dottorato per il sistema agroalimentare (Agrisystem) istituita dall'università Cattolica: ma l'impegno complessivo, dal 2006 al 2013, è di sostenere il progetto con ben 3,2 milioni di euro. E all'ateneo di San Lazzaro sono andati, negli anni, 7,4 milioni di euro. Poco meno al Politecnico (6,8), con i suoi corsi di laurea (Ingegneria meccanica, Trasporti) e i laboratori di ricerca, il Leap (energie alternative) e il Musp (macchine utensili) che solo nel 2010 si sono visti assegnare, rispettivamente, 204mila e 300mila euro.
arte e cultura - Tre le principali voci in campo artistico e culturale: "conservazione e valorizzazione dei beni" per 380mila euro; "produzioni artistiche e letterarie" per 1,1 milioni; "attività culturali, conferenze, mostre e iniziative editoriali" per 480mila euro. Marazzi, sul punto, ricorda le erogazioni alla curia (500mila euro) per il censimento delle opere d'arte custodite nelle 910 chiese di Piacenza e provincia.
le medie pro capite - Complessivamente sono 370 i progetti che nel 2010 hanno ricevuto finanziamenti da via Sant'Eufemia. La parte del leone la fa Piacenza città con 178, destinatari di 3,8 milioni di euro pari al 54,3% del totale. Suddividendo tra tutta la popolazione vuol dire 34,17 euro pro capite.
Al di sotto si collocano tutti gli altri distretti territoriali. Quello urbano (Gossolengo, Podenzano, Pontedellolio, Rivergaro, S. Giorgio, Vigolzone) ha avuto finanziati 22 progetti con 467mila euro, pari a una media pro capite di 13,71 euro. La Valtidone 26 progetti e 531mila euro: 10 euro pro capite. La Valdarda 40 progetti e 840mila euro che pro capite fanno 11 euro. C'è poi il distretto della montagna (Bettola, Bobbio, Cerignale, Coli, Cortebrugnatella, Farini, Ferriere, Ottone, Travo, Zerba) con 22 progetti e 440mila euro: pro capite 30 euro, una media alta che testimonia l'impegno per la popolazione anziana a cui Marazzi faceva riferimento. Infine le risorse finite a Vigevano: 75 progetti per 832mila euro, che pro capite fa 14 euro.
pio ritiro santa chiara - Se il flusso delle erogazioni ha avuto nel 2010 un andamento sulla falsariga degli anni precedenti - tra i 7 e gli 8 milioni di euro - nonostante il periodo di grande difficoltà finanziaria, come ha evidenziato il presidente (v. Libertà di ieri), ci sono però altre partite importanti che rimangono ferme al palo. E' il caso del Pio ritiro Santa Chiara di stradone Farnese, lo storico complesso conventuale acquisito dalla Fondazione nel 2004, tenuto però bloccato dal vincolo risalente a Maria Luigia d'Austria che consente alle anziane ospiti alloggiate nello stabile (ce ne sono quattro) di continuare a vivere lì potenzialmente fino al 2065.
situazione al palo - L'ostacolo si può rimuovere solo con una legge dello Stato che trasferisca il vincolo su altro immobile, come gli appartamenti in via Gioia già da tempo predisposti dalla Fondazione proprio a questo fine. Il mondo politico piacentino è stato coinvolto a ogni livello, a partire dai parlamentari, ma non si è mossa foglia, osserva sconsolato Marazzi: «Abbiamo un'area di 11mila metri quadrati in pieno centro urbano, in parte diroccata, ma di grande valore immobiliare che è costretta a rimanere in gran parte inutilizzata». «E' una vergogna», giudica amaro il presidente che non fa mistero della grande plusvalenza che la messa in vendita dell'edificio sul mercato residenziale garantirebbe alle casse della Fondazione.

Gustavo Roccella gustavo.roccella@liberta.it

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