Venerdì 13 Maggio 2011 - Libertà
«Bosnia, terra di calore umano»
In un incontro pubblico gli alunni del Commerciale hanno raccontato l'esperienza. Danesi: «Due posti gratuiti al viaggio umanitario di giugno»
FIORENZUOLA - Le gite scolastiche si ricordano per sempre. Ma per il viaggio di istruzione che hanno vissuto quest'anno venti ragazzi del polo Mattei di Fiorenzuola, il loro dire «E' stata un'esperienza indimenticabile» ha dentro un valore aggiunto. Il valore di aver conosciuto una parte d'Europa così vicina geograficamente ma ancora così distante, nell'immaginario e nella conoscenza: la Bosnia. Grazie all'associazione Fiorenzuola oltre i confini, gli studenti di 4^ e 5^ A dell'istituto commerciale hanno visitato i luoghi della guerra, che ancor oggi vivono una faticosa ricerca della pace.
Lo hanno fatto scoprendo quella bella terra, ferita dal genocidio contro i bosniaci, guidati dal volontario dell'associazione Stefano Morelli e da amici dell'associazione, gli operatori dell'orfanotrofio di Zenica, la città gemellata a Fiorenzuola e dove l'associazione ha costruito una palestra con il prezioso contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Giovedì sera, al Ridotto del teatro Verdi, il viaggio è stato raccontato a compagni, famiglie e cittadini «e questo è diventato parte integrante dell'esperienza, l'ha completata», per dirla con il dirigente scolastico Mauro Monti, affiancato dall'insegnante Angela Ferrari, una delle docenti accompagnatrici. Ha introdotto l'incontro Luigi Danesi presidente di Fiorenzuola oltre i confini, che ha elencato tante buone ragioni per la proposta di un viaggio di istruzione in Bosnia: «una terra bellissima, che esce dai canoni del Paese europeo ma che allo stesso tempo va conosciuto da vicino, perché sulla Bosnia ci sono tanti luoghi comuni». Tra i ragazzi sono intervenuti Simona Pagani e Damiano Bassanini della 5^ A dell'Itc, Francesca Visconti e Camilla Arzani della 4^ A, Marcella Fanzini e Agata Gerra del liceo e della redazione del Carpe Diem, il giornale scolastico. Tra le motivazioni del viaggio, «la curiosità, conoscenza della storia e la sfida di affrontare una meta non consueta, insolita ma così tanto ricca di sapere e di calore umano».
Al pubblico gli studenti hanno illustrato le loro tappe, Zara (Zadar), Mostar, Sarajevo, Zenica, contestualizzandole storicamente e leggendone la realtà attuale. La loro esperienza non è destinata a finire. Il presidente onorario di Fiorenzuola oltre i confini, Sandro Loschi, ha detto che l'associazione ha bisogno di nuove leve a cui passare il testimone. Ed è con questo intento e con l'aiuto dello Svep di Piacenza, il prossimo viaggio umanitario in Bosnia, dal 7 al 14 giugno, riserverà due posti gratuiti per due giovani, si spera futuri volontari. L'ideale sarebbe proseguire l'esperienza con qualcuno dei ragazzi del Mattei che già hanno imparato ad amare quella terra.
Donata Meneghelli