Giovedì 24 Febbraio 2011 - Libertà
Sant'Antonino, il campanile passa l'esame del tempo
La torre ottogonale della basilica di Sant'Antonino supera l'esame del tempo e si presenta in ottima forma, nonostante i suoi dieci secoli (anno più anno meno) di età. Per tutta la giornata di ieri i 45 metri del gigante patronale sono passati sotto le cure dei tecnici con la supervisione della Soprintendenza ai beni architettonici per la prova di staticità. L'ultimo esame era stato effettuato quattordici anni fa ed oggi era più che mai necessario un nuovo controllo. Sul campanile, grazie ad una piattaforma mobile, sono saliti i tecnici dell'impresa Tecnosuolo di Pavia, alla guida dell'ingegner Paolo Berr. Fu proprio l'ingegnere, nell'ormai lontano 1982, ad ideare il sistema di ancoraggio del campanile; sistema che, oltre a garantire la resistenza dell'opera, riesce a mostrare - senza troppi problemi - lo stato di salute della torre campanaria. In che modo lo spiega don Giuseppe Basini, parroco di Sant'Antonino. «Attraverso i trefoli, ovvero delle funi d'acciaio collegati a martinetti idraulici - osserva -, al campanile viene garantita la stabilità distribuendo il peso sulle colonne della basilica in modo armonico». «I trefoli si trovano ai quattro lati - continua - e sono 24 per lato». Il controllo viene fatto periodicamente per verificare se ci sono degli allentamenti. A quanto si è potuto apprendere - la relazione sul sopralluogo di ieri deve essere ancora stilata - tutto è filato liscio e la torre campanaria si presenta in buone condizioni per quanto riguarda la staticità. L'ultimo controllo era stato effettuato nel 1997, il prossimo dovrebbe avvenire tra dieci anni, nel 2021. Per permettere alla gru della Mbr di avvicinarsi alla basilica sono stati chiusi gli scavi che nei giorni scorsi avevano dato alla luce i resti delle cappelle del ‘500. La Soprintendenza ha dato il benestare alla chiusura dovendo poi l'area venire riaperta per il cantiere del rifacimento di piazza Sant'Antonino. Solo allora si deciderà come conservare i ritrovamenti. Il controllo della torre, tuttavia, non passa indolore. Sarà la parrocchia di Sant'Antonino a doversi accollare l'intero costo della verifica - probabilmente con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano - che va dai 10mila ai 15mila euro.
Federico Frighi