Martedì 15 Febbraio 2011 - Libertà
Pontenure, campagna per completare il restauro dell'organo di Muradello con "adozioni" simboliche
Per completare i lavori servono fondi: pergamena ricordo a chi contribuirà
pontenure - Il restauro dell'antico organo della chiesa di San Colombano a Muradello ha raggiunto un primo traguardo. E' infatti terminato il recupero della parte lignea - cassa e cantoria - che sovrasta il portale d'ingresso rimasta seminascosta dalle impalcature per alcuni mesi. Il lavoro è stato realizzato dal laboratorio di restauro ligneo Il Castello di Francesco Guardabassi ed ha ricevuto il benestare della Sovrintendenza, in particolare del dottor Angelo Loda che ne ha apprezzato il rigore filologico. Nel corso dell'intervento sono state effettuate interessanti scoperte. Anzitutto la colorazione che appariva di un grigio chiaro, in realtà un bianco su cui si erano incrostati strati di polvere, è risultata essere in origine azzurra, più intensa per la cassa 800esca, più tenue per la cantoria probabilmente risalente al XVIII. Una croce lignea rinvenuta sul piano di calpestio è risultata essere il coronamento del timpano della cassa, dove è stata ricollocata. Su alcuni travetti di sostegno i restauratori hanno trovato uno schizzo che dimostrerebbe come la cantoria sarebbe stata ridimensionata di circa un metro rispetto all'originale per adattarla alla chiesa di Muradello e stesso adattamento avrebbero subito anche gli elementi decorativi. Anche le dorature sono state riportate al primitivo splendore rispettando le tecniche originarie, quella a guazzo, pregiata perché prevede l'impiego della foglia d'oro, e quella a mecca, vale a dire con foglia d'argento a cui si sovrappone una lacca color ambra per produrre l'effetto dorato. Sulla base di quanto emerso in fase di restauro e dalle ricerche condotte sull'archivio parrocchiale dalla dottoressa Marilena Fusconi, membro del Comitato promotore del restauro, entrambi i manufatti sarebbero stati acquisiti da altre chiese ed adattati a quella di Muradello nel 1864, quando venne installato l'organo acquistato dalla Santissima Trinità di Cortemaggiore. Alla conclusione del restauro manca ancora il recupero della parte strumentale, smontata nelle sue componenti a cura del laboratorio Giani Casa d'organi di Corte dei Frati (Cremona). L'intervento dovrebbe concludersi entro due anni. Molti privati e ditte hanno già risposto agli appelli del Comitato per sostenere il risanamento, molto oneroso per la comunità parrocchiale. Sono arrivati fondi dalla Cei, dalla parrocchia, dal Comune di Pontenure e anche dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, ma non bastano. Per questo il Comitato segnala il conto corrente (Parrocchia di S. Colombano Abate IT 86 K 05156 65430 CC0370016226) a cui indirizzare contributi di qualsiasi entità e, con un versamento di 100 euro, la possibilità di adottare simbolicamente una canna dell'organo - indicando nella causale nome, cognome e indirizzo - che darà luogo all'attribuzione di una pergamena ricordo.
c. m.