Sabato 26 Febbraio 2011 - Libertà
Arte e cultura dell'Italia unita: Daverio oggi in Fondazione
piacenza - (a. ans.) "L'arte e la cultura dell'Italia unita" è il tema con il quale il critico e docente universitario Philippe Daverio concluderà oggi alle ore 18 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano il ciclo di incontri Il Belpaese. Il racconto della nascita di una nazione, organizzato dall'ente di via Sant'Eufemia in collaborazione con il liceo scientifico "Respighi". La conferenza condurrà virtualmente anche nelle sale della Galleria Ricci Oddi, le cui collezioni comprendono le opere di tanti artisti fondamentali per capire il clima dell'Italia appena prima e poco dopo il 1861, data dell'unificazione del Paese. Daverio aveva inaugurato la serie di conferenze tracciando un affresco delle motivazioni alla base di un processo dagli esiti che giudicava non entusiasmanti, sotto il profilo della tutela di un patrimonio artistico e paesaggistico in grave pericolo, tanto da lanciare un accorato appello internazionale a salvare l'Italia: «Oggi possiamo soltanto dire: "Save Italy", sperando che ci aiutino dall'estero, visto che ci siamo rivelati incapaci di provvedere da soli». E pensare che, nelle parole di Daverio, quanto avvenuto un secolo e mezzo fa, era stato «un fenomeno prevalentemente estetico, letterario, musicale». Vi parteciparono anche alcuni degli artisti presenti nel museo di via San Siro, come Francesco Hayez, Giovanni Fattori, Gerolamo Induno (La partenza del coscritto) o Tranquillo Cremona, che aderirà in seguito alla scapigliatura, «una reazione già antiunitaria di una generazione che si sentiva in qualche modo tradita».