Giovedì 24 Febbraio 2011 - Libertà
Tumore, mille nuovi casi per l'Onco-ematologia
Sono i dati 2010 forniti dal professor Cavanna. Fumetti per spiegare la malattia di mamma e papà. Sanità Presentati i primi quattro libri realizzati da medici specialisti, infermieri, docenti, educatori e studenti del liceo Cassinari.
Sono un migliaio i nuovi casi di tumore seguiti nel 2010 dal dipartimento di Onco-Ematologia dell'Ausl di Piacenza, per circa la metà si tratta di tumori a mammella, intestino e polmoni. Il dato è stato riferito dal professor Luigi Cavanna a lato della presentazione dei volumi con disegni realizzati con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Un ausilio destinato ai genitori con cancro per parlare ai propri figli della malattia in modo adeguato.
"Come posso dire al mio bambino che ho il cancro? ". E' la domanda difficile e delicata, che i genitori afflitti dal grave male devono porsi per non provocare gravi traumi ai propri figli. Ma purtroppo esistono situazioni in cui le parole non risultano abbastanza chiare ai bambini e in quei casi mamma e papà hanno bisogno di un sostegno concreto. Ed è proprio con l'obiettivo di aiutare le famiglie con questo tipo di difficoltà che è nata la collana di volumi "Le parole del dente di leone", pubblicata dal dipartimento di Onco-ematologia dell'Ausl di Piacenza con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e dell'Associazione malato oncologico piacentino (Amop). Quattro libri, disponibili all'ospedale di Piacenza, che con disegni e racconti cercano di arrivare al cuore dei figli e li aiuta a capire e superare qualcosa che è sicuramente molto difficile da affrontare per un genitore malato. Il progetto è stato sviluppato da un'idea del direttore del dipartimento, Luigi Cavanna, e della psicologa Camilla Di Nunzio. Il lavoro è il risultato di una collaborazione fra Matteo Corradini, esperto in libri per ragazzi e docente all'Università Cattolica di Piacenza, gli studenti del liceo artistico Cassinari di Piacenza coadiuvati dalla docente Concetta Di Stefano e dall'allora dirigente scolastico Bernardo Carli, affiancati dalle psicologhe Laura Dallanegra e Michela Monfredo, dall'infermiera Valeria Gallinari e dalla psicoterapeuta Antonella Leonetti. In pratica i volumi, rivolti ad un target tra i 5 ed i 12 anni, sono stati realizzati da giovani poco più grandi dei destinatari. «Li abbiamo creati partendo dalla nostra esigenza di rispondere nel modo più pertinente possibile ai problemi che i genitori malati di cancro incontrano con i propri figli - ha spiegato il professor Cavanna durante la presentazione - la questione non va nascosta ma affrontata direttamente con il linguaggio più semplice possibile per i piccoli». Che è appunto quello delle piccole storie raccontate con immagini a fumetti presenti nei quattro libri, ai quali se ne aggiungeranno presto altri. Lo hanno sottolineato le tre psicologhe: «Questo è il modo migliore per avvicinarsi al bambino. Se non viene preparato a confrontarsi con un evento così traumatico può succedere che non riesca più ad accettare la malattia che ha colpito i genitori, specialmente quando è in fase più acuta. I più grandi devono invece raccontare loro cosa sta succedendo, noi abbiamo deciso di fornire un aiuto prezioso». Dall'esperienza della collana, il dipartimento di Onco-ematologia in collaborazione con Amop ha voluto trarre anche un'ulteriore occasione di approfondimento per gli operatori sanitari e per la cittadinanza con un convegno, dal titolo "Quando le parole non bastano: quando e come dire ad un bambino che il genitore ha un tumore", che si terrà domani alle 14 nella Sala delle Colonne dell'ospedale.
Gabriele Faravelli