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Lunedì 28 Febbraio 2011 - Libertà

Cavanna e Morelli all'istituto Colombini per parlare di eccellenze nella ricerca

piacenza - "Eccellenza piacentine nella ricerca scientifica". E' l'argomento di cui parleranno l'oncologo Luigi Cavanna, primario del "Guglielmo da Saliceto", ed il preside della facoltà di Agraria dell'Università Cattolica Lorenzo Morelli. I relatori saranno protagonisti della conferenza, aperta al pubblico, in programma domani alle 17 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. L'occasione è il 150esimo della fondazione del liceo Colombinim, dove nei giorni scorsi gli alunni delle quinte classi avevano seguito una lezione di Michele Maranzana, insegnante, psicologo e autore di manuali didattici in uso in numerose scuole.
«Nell'anno in cui si celebra, non senza polemiche, il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia - ha spiegato Marco Bosonetto, docente di Scienze umane all'istituto Colombini -, il liceo delle Scienze Umane di Piacenza, ha deciso di ricordare il proprio 150enario con un'iniziativa volta al futuro, della scuola e dell'umanità».
Un futuro fortemente caratterizzato dallo sviluppo tecnologico in cui l'essere umano sembra soccombere. Questo lo scenario su cui è intervenuto il professo Maranzana, che ha utilizzato come spunto di riflessione alcuni spezzoni di film in cui s'immagina l'esistenza di esseri artificiali dotati di caratteristiche talmente umane da rendere molto labile la possibilità di distinguerli dagli uomini. Il relatore si è avvalso di scene dal film "Blade Runner, L'uomo bicentenario, Intelligenza artificiale" per sottolineare che «stiamo vivendo un'epoca liminare, di svolta - citando come esempio il caso dell'atleta Pistorius -, dotato di protesi che l'hanno trasformato da svantaggiato in avvantaggiato rispetto ai concorrenti dotati di gambe in carne e ossa - e mutuando dalla letteratura fantascientifica ha aggiunto -. Non è lontano il tempo in cui i robot di asimoviana memoria saranno così evoluti da non poter essere più considerati soltanto macchine». La riflessione dello psicologo si è così rivolta ai significati, etico e filosofico, del cambiamento. «È compatibile l'idea di un limite oltre il quale l'uomo non possa spingersi nel modificare le condizioni della vita, con una civiltà che nasce mettendo in discussione l'idea stessa di limite, fondata com'è sul mito del progresso? ». Infine ha indicato agli studenti, che hanno mostrato intensa partecipazione, lo strumento da adottare per rispondere alle domande: «quelle stesse scienze umane che forse non hanno più nemmeno un chiaro oggetto di studio, dato che è l'umano in sé che sta perdendo i propri confini». L'attenzione e la partecipazione degli studenti. Poi Maranzana ha tenuto per i docenti del Colombini un seminario tecnico sulle trasformazioni riguardanti l'ex istituto magistrale, diventato liceo delle scienze umane con la riforma Gelmini. «L'istituto di Piacenza - ha ricordato il professor Bosonetto - è l'unico, in Italia dedicato a Giulia Molino Colombini, pedagogista e patriota piemontese nel cui "salotto" si incontravano personaggi del Risorgimento, fra cui Gioberti, Pellico e Terenzio Mamiani primo ministro dell'Istruzione del Regno d'Italia».

red. cro.

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