Giovedì 17 Febbraio 2011 - Libertà
«Non buttate il cibo scaduto il Banco alimentare lo raccoglie»
Trespidi: trasformiamo uno spreco in risorsa
Il presidente della Provincia Massimo Trespidi, l'assessore Filippo Pozzi e il direttore generale Cinzia Bricchi hanno incontrato in sala giunta il presidente e il direttore della Fondazione Banco Alimentare Onlus dell'Emilia Romagna Giovanni De Santis e Gianluca Benini e alcuni rappresentanti dei consorzi e delle aziende agroalimentari del territorio. La riunione, organizzata dall'Amministrazione provinciale che ha raccolto la sollecitazione della Fondazione Banco Alimentare, ha avuto l'obiettivo di verificare la possibilità e la disponibilità dei Consorzi e delle Aziende ad intraprendere una collaborazione con la Fondazione Banco alimentare, l'ente no profit nato per rispondere alla domanda di cibo e di amicizia delle persone bisognose trasformando lo spreco alimentare in risorsa. «L'Amministrazione provinciale - ha detto il presidente Massimo Trespidi - vuole essere ponte tra la Fondazione e le aziende per affrontare il crescente bisogno di risorse alimentari e le eccedenze alimentari che le aziende sono costrette ad affrontare ricorrendo alla distruzione e allo smaltimento di quei prodotti non più commercializzabili. Vogliamo verificare se anche sul nostro territorio sia possibile avviare e fare crescere una collaborazione che faccia incontrare le rispettive necessità». «L'Amministrazione - ha aggiunto Massimo Trespidi - ha grande stima dell'operato del Banco Alimentare ed è disponibile a collaborare per sostenere e agevolare l'incontro tra il banco e le Aziende che vorranno aderire». All'incontro hanno partecipato il direttore del Consorzio Piacenza Alimentare Daniele Ghezzi, Roberto Ferri per il Salumificio "La Rocca"; Marco Crotti per Cio, il consorzio interregionale ortofrutticoli, Artemio Civardi e Luca Pugina per l'azienda Fratelli Rebecchi, Piergiorgio Bassi per ARP, Alberto Gobrili per l'azienda 3G.
Il presidente della Fondazione Banco Alimentare De Santis e il direttore Benini hanno illustrato l'opera che Danilo Fossati (Star, storica azienda alimentare) e don Luigi Giussani hanno iniziato nel 1989. «Il Banco alimentare - ha detto De Santis - vuole educare alla carità, che non significa rispondere solo al bisogno di cibo delle persone, ma condividerne la vita». «Il banco Alimentare dell'Emilia Romagna, - ha spiegato Benini - ha raccolto, nel 2010, quasi 8mila tonnellate di alimenti, donate dalle 142 aziende sparse su tutta la regione e distribuite tramite 771 strutture caritative accreditate, raggiungendo 117.134 persone. Non chiediamo l'elemosina, ma chiediamo alle aziende che quei prodotti, magari prossimi alla scadenza e non più commercializzabili, anziché essere distrutti vengano recuperati, stoccati attraverso il Banco alimentare e distribuite attraverso le strutture accreditate».
«Le aziende - ha aggiunto Trespidi - spesso si trovano a dover sostenere anche i costi dello smaltimento dei prodotti invenduti, il banco Alimentare è un modo per trasformare un costo in una risorsa dal valore aggiunto, eliminando le spese di smaltimento, valorizzando i prodotti e rendendoli preziosi per le persone bisognose».