Sabato 26 Febbraio 2011 - Libertà
Ecco i 14 super-esperti dell'agroalimentare
Premiati i dottori di Agrisystem che hanno raggiunto ieri l'agognato traguardo. Il rettore Ornaghi: questo corso è un modello per le sue caratteristiche innovative e la grande capacità di legare formazione e ricerca scientifica
Una festa con tutti gli ingredienti quella di ieri, celebrata come vuole la tradizione.
Al centro dell'attenzione, i 14 dottori di ricerca di Agrisystem la scuola di dottorato della Cattolica per il sistema agroalimentare, che hanno raggiunto ieri l'agognato traguardo, dopo tre anni di impegno, studio e trasferte internazionali.
Le fatiche dei 14 campioni dell'Università Cattolica sono in verità terminate giovedì con la discussione delle tesi di dottorato, lavori di ricerca attraverso i quali questi giovani si sono inseriti a pieno titolo nella comunità scientifica internazionale. Ieri invece la cerimonia di assegnazione dei titoli, celebrata non a caso in Fondazione di Piacenza e Vigevano, l'organismo che sostiene da sempre questa prestigiosa iniziativa accademica.
Presenti il presidente della Fondazione, Giacomo Marazzi, il Rettore dell'Università Cattolica Lorenzo Ornaghi, il coordinatore del dottorato e preside della Facoltà di Giurisprudenza Romeo Astorri. Per l'occasione anche un ospite d'onore d'eccezione: Paolo De Castro, presidente della Commissione agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, ma ancora prima professore di economia agraria presso l'Università di Bologna.
E così la proclamazione dei nuovi dottori di ricerca con tanto di attribuzione delle pergamene e dei tradizionali "tocchi" (i classici cappelli neri quadrati) è avvenuta come vuole il rigido cerimoniale universitario sotto l'egida dell'inossidabile formula "Accipe pileum pro corona"; un rituale noto ma sempre affascinante, preceduto ieri da una serie di interventi.
Il saluto introduttivo è stato affidato al padrone di casa Marazzi, che ha sottolineato come questi 14 ragazzi porteranno in giro per il mondo il ricordo di Piacenza: al Rettore dell'Ateneo del Sacro Cuore è invece andato il compito di approfondire il ruolo del dottorato e gli obiettivi che questo percorso di studi si prefigge: "la Cattolica - ha spiegato il professore - ha investito molto sui dottorati e Agrisystem ha funzionato in un certo senso come modello per le sue caratteristiche innovative e la grande capacità di legare formazione e ricerca scientifica". Ornaghi ha anche spiegato come nell'universo dell'Università Cattolica, la sede piacentina brilli già da anni per l'elevato livello di internazionalizzazione dei percorsi didattici. Il che era ieri appariva chiaramente anche dalla stessa composizione della platea, nella quale erano presenti molti stranieri, tra i quali un monaco buddista, divenuto amico di una dottoranda durante una permanenza di studio a Ginevra e arrivato apposta a Piacenza per festeggiare la collega.
E se gli stessi ragazzi hanno pensato in più occasioni a riferire come gli anni del dottorato siano stati indimenticabili umanamente, i dati tecnici del successo di Agrisystem sono invece stati illustrati dal coordinatore Astorri, sia per quanto riguarda l'interesse da parte dei laureati che fanno domanda per accedere, che la facilità dei dottori di ricerca a collocarsi nel mondo del lavoro. Un successo che non può non essere commentato con "un doveroso ringraziamento al mio predecessore Gianfranco Piva, al cui intuito e impegno dobbiamo questa iniziativa".
Claudia Molinari