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Giovedì 27 Gennaio 2011 - Libertà

«Che gioia cantare Cenerentola»

Da Shi a Montanari e Gagliardo, parlano gli interpreti maschili. Municipale Oggi prova aperta dell'opera. Domani la prima, repliche domenica e martedì

piacenza - La Cenerentola di Jacopo Ferretti per la musica di Gioacchino Rossini ritorna al Teatro Municipale domani (ore 20,30 turno A), e poi domenica (ore 15,30 fuori abbonamento) e martedì (ore 20,30 turno B). La prova aperta per studenti e ospiti delle case di riposo è prevista per oggi (ore 15,30).
Il nuovo allestimento si deve alla collaborazione dei Teatri del circuito lombardo, Aslico e Fondazione Teatri di Piacenza. Il Coro Aslico è diretto dal maestro Antonio Greco, l'Orchestra Regionale Emilia Romagna dal maestro Giacomo Sacripanti. La regia è di Rosetta Cucchi, con le scene di Paolo Giacchero e i costumi di Claudia Pernigotti.
La compagnia di canto è formata da giovani artisti in carriera che si alternano nelle repliche. Sarà una bella novità vedere nei panni del principe "Ramiro" il giovane tenore cinese di Shanghai Yijie Shi. «Sono emozionato com'è giusto che sia ad affrontare la bella prova, per la prima volta nel ruolo», dice il giovane tenore, di formazione musicale in Giappone e poi in Austria. «Amo Rossini, sono stato più volte chiamato al Festival di Pesaro, è stata per me una bella esperienza, poi ancora Venezia, Roma, Napoli nel repertorio lirico leggero da Rossini a Mozart. «Il personaggio di Ramiro è nelle mie corde, giovane sono giovane, bello non voglio dire, ma abbastanza prudente, spero di piacere, ecco tutto. Con la regista Cucchi abbiamo lavorato senza particolari tensioni, siamo in sintonia e ci divertiamo anche, così anche il pubblico si divertirà alle nostre sortite nella bella favola». Il personaggio di "Don Magnifico", padre e padrone è affidato a Omar Montanari da Riccione. «Ho respirato Rossini con l'aria di mare, fin da ragazzo - dice il giovane basso portato per il bel canto - ho studiato al Conservatorio di Pesaro, è naturale ritrovarmi qui, nella parte dell'ambizioso padre. Cenerentola mi porta fortuna, ho debuttato a Spoleto come "Dandini" nel 2005, poi ancora in Giappone. Mi piace questo "Don Magnifico", personaggio con una sua attualità d'arrivista, mira ai soldi e non esita a servirsi delle figlie per arrivare al suo scopo». A Massimiliano Gagliardo (Serban Vasile 1/2) è affidato il ruolo di "Dandini", il servo travestito da principe per prendersi gioco del destino e così smascherare le intenzioni delle fanciulle desiderose di un matrimonio di convenienza. Il basso Gagliardo è un esperto "Dandini". «Ho già cantato nella parte, dice, a Trento, all'Opera di Roma, a Bolzano, ma ogni volta si colgono sfumature diverse. La regista Cucchi ne fa un uomo che si trasforma nei panni inconsueti del principe e vive la finzione con convinzione e autorevolezza. E' una parte molto divertente e impegnativa, richiede agilità massima, Rossini non risparmia i cantanti, esige virtuosismo in quartetti mozzafiato». Il basso Umberto Chiummo (Mihail Dagotari 1/2) fa "Alidoro". Si è diplomato al Conservatorio di Bari, quindi si è specializzato nel repertorio barocco a Fiesole e ha svolto attività concertistica. Con il maestro Desderi si è dedicato al repertorio di bel canto. "Alidoro", sotto mentite spoglie si presenta, in realtà maestro di vita del principe Ramiro, ne guida le scelte. «E' il personaggio che ho affrontato già a Zurigo e Stoccolma», dice Umberto Chiummo. «Mi piace fare il ministro ombra che aiuta il destino di giovani titubanti di fronte alle decisioni più gravi, pronto a cogliere le qualità autentiche delle persone a lui proposte, a dar merito, finalmente, a chi merito ha».

Gian Carlo Andreoli

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