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Sabato 29 Gennaio 2011 - Libertà
Centro Facsal, una famiglia di cento anziani
Inaugurato il Progetto Benessere: informatica, arte, cucina, ginnastica, danza, lingue per la terza età. Una decina di volontari non si limita a frequentare il centro, ma dà una mano alla sua conduzione
Apri quella porta e la giornata improvvisamente diventa piena di gente e di gioia. Di voglia di stare insieme. Appena entri c'è Paola ad accoglierti e a farti sentire del gruppo. Paola Chiappa, elegante e dolcissima signora che ha superato la mezza età, ti dà il primo benvenuto col sorriso e con gli occhi, e ti conduce in mezzo agli altri frequentatori del salone della Fondazione Madonna della Bomba - Scalabrini Onlus che, situato nell'interrato dello storico complesso del Pubblico Passeggio, è ormai divenuto un irrinunciabile punto di riferimento e di ritrovo quotidiano per tanti piacentini.
Qui al Centro Facsal, con ingresso al numero 20 di via Rosa Gattorno, sono una settantina gli anziani (che superano il centinaio nelle occasioni speciali, e spesso e volentieri si aggregano o il figlio o la badante o qualche nipote) che tutti i giorni (è aperto dalle 14 alle 18), compresi il sabato e la domenica (tranne il lunedì, giorno di chiusura e di pulizie generali dei locali) si incontrano per parlare, leggere, giocare a carte, frequentare corsi di pittura, di cucina, di informatica, vedere un film, ascoltare musica, praticare lavoretti di hobbistica, fare festa (con canti e balli) e ginnastica, organizzare gite o visite ai musei.
Anna e Gianni Rangoni, l'altro giorno hanno voluto celebrare qui il loro sessantesimo di matrimonio: lui, gioviale e sempre scherzoso, una vita da corista del nostro Municipale, con la sua voce da tenore le ha intonato "Tu che mi hai preso il cuor" tra gli applausi (meritati) di un centinaio di persone. Con loro anche una delegazione dell'"Anteas Piacenza Onlus" (associazione nazionale per la Terza età attiva per la solidarietà) che ha colto l'occasione per inaugurare il progetto "Benessere" che ha finanziato con i fondi ricavati dal 5 per mille. Con l'intento di promuovere nelle persone anziane l'attenzione alla salute, di favorire il mantenimento delle abilità fisiche e cognitive, di contrastare l'isolamento coinvolgendole nella realizzazione di attività di socializzazione e di animazione secondo uno stile di vita fraterno e accogliente, questo progetto consentirà lo svolgimento di una serie di laboratori di creatività, abilità, ginnastica dolce, danza, informatica, lingue straniere, cucina, arte, e quant'altro, il tutto seguito dagli operatori della cooperativa "Aurora Domus" che è convenzionata con la "Madonna della Bomba" proprio per gestire attività di animazione di questo genere nell'ambito di un progetto più globale dello storico istituto che ha realizzato il Centro con l'intento di offrire agli anziani del territorio (e indirettamente anche agli ospiti delle sue strutture assistenziali: la Casa Albergo e il Reparto Protetto) uno spazio vitale in cui incontrarsi, condividere attività, organizzare eventi, eventualmente anche pranzare, stare insieme in un clima totalmente accogliente e familiare.
Bel gesto di "Anteas": al centro i proventi del 5 per mille.
A proposito del progetto "Benessere" inaugurato in questi giorni, il presidente di "Anteas", Giuseppe Tamborlani, precisa: "L'abbiamo finanziato con i proventi del 5 per mille, pari a 14.700 euro. Ci tengo a precisarlo perché la gente sappia dove fanno a finire quel che devolvono firmando per il 5 per mille sulla dichiarazione dei redditi. Qui non si tratta di essere generosi, ma di sostenere un servizio che ha importanti ricadute a favore dell'intera comunità piacentina, perché il Centro Facsal ogni giorno accoglie tanti anziani, non conosce chiusura per ferie neppure a Ferragosto. Ed è aperto a tutti, qui non si vede l'ora di venire e la sera ci si saluta contenti di sapere che domani si ritorna. Tanti si sono fatti nuovi amici, alcuni ne hanno ritrovati di vecchi, ci si scambiano confidenze, ricordi della Piacenza della gioventù andata. E' un luogo che davvero aiuta a invecchiare più lentamente e a combattere la solitudine".
L'associazione "Anteas" affianca il Centro di socializzazione della Fondazione Madonna della Bomba Onlus fin dal suo avvio, nel luglio del 2007: è stato un componente del direttivo, Attilio Ceruti (perno e anima del Centro anziani), a farlo conoscere agli altri soci, sono seguite iniziative di coinvolgimento per la tradizionale Mostra di hobbistica, quindi la realizzazione di un corso per volontari in collaborazione con lo Svep, recentemente la concessione in uso di un defibrillatore (al servizio di quanti frequentano questa zona della città).
Autogestione parziale per contenere le spese. Una decina di soci non si limita a frequentare il centro, ma dà una mano alla sua conduzione, in puro spirito di volontariato. Una sorta di autogestione parziale che ha permesso di abbassare le spese e consentito di proseguire l'attività, senza ridimensionamenti, in un momento difficile come l'attuale che ha dovuto fare i conti con disponibilità ridotte. Realizzato dalla Fondazione Madonna della Bomba Onlus con proprie risorse finanziarie (e con il sostegno di circa 28mila euro della Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha così contribuito alle spese per gli arredi dei locali, completati anche grazie a donazioni di privati), il Centro Facsal attua in modo spontaneo ed efficace, una forma di mutuo aiuto, dove gli anziani autosufficienti, la maggioranza, si occupano, per bisogni di piccola portata e che non richiedono competenze specifiche, anche di coloro che invece presentano lievi handicap. Occupa luminosi locali climatizzati dotati di servizi. Vi sono sale e tavoli per giochi di società, attrezzati per svolgere attività di laboratorio, spazi per la lettura di quotidiani, riviste, libri, sale tv-grande schermo e stereo. I costi del riscaldamento e del condizionamento, le manutenzioni e le utenze, ovviamente, sono a carico dello storico istituto.
Una settantina di persone ogni giorno. La media delle frequenze è di sessanta-settanta persone al giorno, che superano il centinaio nelle occasioni di festa. "L'ultima - ricorda la sig. Anna Rangoni - per il cenone di Capodanno, completamente allestito e organizzato da noi". Lei, ad esempio, magliaia in pensione e abile cuoca, ha preparato le crostate, sua specialità. Un'abitudine, quella di portare piatti da casa, ricorrente e molto gradita. Tutti, a rotazione, sono coinvolti. "Veniamo tutti i pomeriggi, ci piace tantissimo", dice la sig. Anna. E il marito tenore? "Canto, canto, canto". Lo fa spesso, anche per allietare i compleanni degli anziani ospiti della casa di riposo al piano superiore. Ma più di una volta dà anche una mano per le piccole incombenze quotidiane.
Integrazione tra la città e un istituto molto caro ai piacentini. "Questo non è che un esempio - sottolinea l'amministratore delegato della Fondazione Madonna della Bomba, don Giorgio Bosini - di quell'integrazione che vogliamo incentivare tra la città e il nostro storico istituto, particolarmente amato dai piacentini. Il Centro Facsal, per di più, contribuisce a creare occasioni di socializzazione anche con gli ospiti delle altre strutture per anziani in condizioni di salute più precarie e di quanti non sono autosufficienti".
La casermetta sul Facsal. La Fondazione Madonna della Bomba-Scalabrini sta così proseguendo la sua "missione" storica dedicandosi in maniera preponderante agli anziani, ma già predisponendosi ad ospitare nuovi servizi (nel settembre scorso è stato inaugurato anche l'asilo "Il Piccolo Nido" per bambini dai 12 ai 36 mesi). Nel cassetto dei proponimenti ci sono l'ampliamento della rete di collaborazione con altre realtà come il Servizio di quartiere del Comune di Piacenza, il Circolo del Buon Pastore, l'associazione "Mens sana in corpore sano" attiva in seno alla Croce Bianca, il Servizio Volontari di Vicinato Solidale (del Comune di Piacenza), il gruppo musicale "Gli stagionati", Il Concertino (gruppo di volontari che propone canti e balli), e la prosecuzione di iniziative con l'associazione "Amici del Facsal". C'è il sogno, mai abbandonato, di poter ottenere la concessione in uso della casermetta sul Facsal, com'è chiamata la vecchia palazzina della contraerei tra via Torta e via delle Teresiane. Una volta ristrutturata, consentirebbe un ampliamento degli spazi disponibili e di organizzare un maggior numero di iniziative.
Clara Dolci Torna all'elenco | Versione stampabile
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