Martedì 1 Febbraio 2011 - Libertà
Ma il patrimonio cresce, erogazioni 2011 per 7 milioni
E in una decina d'anni distribuiti sul territorio 109 milioni di euro per arte, formazione, cultura
(p. s.) Le notizie buone: il patrimonio complessivo della Fondazione di Piacenza e Vigevano dal 2005 ad oggi è salito da 378 a 406 milioni. E la solidità della "cassaforte" piacentina consente di erogare per il 2011 la bellezza di 7 milioni di euro nei vari settori di intervento che fanno capo a grandi filoni come arte, formazione, solidarietà. Gli investimenti si attestato su rendimenti del 3.75 per cento lordo, giudicati decisamente buoni rispetto ai tempi che corrono. Altri dati: gli investimenti sono cresciuti del 7,41 per cento nell'ultimo quinquennio. Si diversificano in obbligazioni tradizionali; in una corposa parte di obbligazioni strutturate emesse per lo più da enti sovrani (dalla Bce al Bank of Scotland); in titoli azionari, fra i quali non solo quelli di Banca Monte Parma, ma anche della Cassa Depositi e Prestiti, Iren ed Enel; e ancora in private equity e in fondi e polizze.
Negli ultimi cinque anni il patrimonio, si diceva, è cresciuto di 22 milioni - al netto del fondo per le erogazioni - ed è stato messo al riparo da erosioni. Resta il fatto che anche le Fondazioni hanno risentito dello tsunami finanziario, con azioni crollate della metà e titoli bancari anche del 60 per cento, ha spiegato Marazzi. Si sta facendo il possibile per tamponare questo colpo. E si è imposta, in parallelo, una linea di rigore gestionale interno, con una decurtazione del 7 per cento e la riduzione di organico da sette a sei persone («oltre a tagli alle consulenze» sottolinea Marazzi).
Alla voce "erogazioni", la somma di quanto distribuito in questi ultimi dieci anni restituisce 109 milioni di euro, un tesoretto di grande valore per dar fiato a cultura, solidarietà e volontariato. Solo lo scorso anno sono arrivate alla Fondazione 500 richieste dal territorio, delle quali 370 sono state accettate. In provincia hanno avuto un ruolo importante i fondi dati agli asili (1milione e mezzo) e gli investimenti per case di ospitalità destinate ad anziani, specie in montagna (3milioni e 800 mila euro). E una parte cospicua delle risorse va al teatro (300-350mila euro l'anno), a iniziative pluriennali che portano arricchimento culturale, come i 500 mila euro per il censimento delle opere d'arte della Diocesi, con 80 mila schede già compilate sui beni di 900 chiese. Un museo vivente di grandissimo rilievo.
Sempre alta è l'attenzione al sistema formativo universitario, in dieci anni sono stati erogati 13 miliardi delle vecchie lire al Politecnico e 15 alla Cattolica. Marazzi a volte preferisce esprimersi in miliardi di lire proprio per dare il peso specifico a questi sforzi ingenti. E il Comune capoluogo? Ha avuto nel decennio 8milioni e 500mila euro.
Statuto più "economico" Giuseppe Parenti, nel fare i complimenti a Marazzi per questi risultati, ha invitato ad introdurre una modifica nello statuto della Fondazione per dar più peso alla voce «sviluppo economico», inserendola fra i settori beneficiari, passaggio che Marazzi ha dimostrato di accogliere favorevolmente.