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Martedì 1 Febbraio 2011 - Libertà

«Internet e social network, ragazzi ci vuole la supervisione dei genitori»

Lezione su potenzialità e rischi del mondo virtuale

rivergaro - Il computer: rischi e potenzialità. Su questo tema ieri mattina gli studenti delle classi quinte elementari di Rivergaro, hanno assistito ad una lezione tenuta da Matteo Ragaglia, studente universitario in Ingegneria Informatica al Politecnico di Milano. Lo scopo dell'iniziativa, come spiega la preside Marica Draghi «è stato quello di promuovere una certa consapevolezza verso gli strumenti informatici. Fin dall'età più tenera, infatti, i bambini entrano in contatto con il mondo della tecnologia. Il progetto ha preso vita grazie alla volontà dei docenti stessi. E' fondamentale per tutti noi che i ragazzi utilizzino il computer dotati delle giuste informazioni, sotto la supervisione degli adulti e ben coscienti del fatto che in rete si nascondo molti pericoli».
Ragaglia ha tenuto la sua lezione utilizzando una delle quattro lavagne interattive in uso nella scuola. «Le frontiere del virtuale - prosegue la Draghi - devono essere conosciute anche dai docenti, per accorciare la distanza che insiste fra le generazioni. Non a caso l'istituto ha scelto di potenziare la sua dotazione informatica. L'anno scorso grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano sono state acquistate 4 lavagne interattive. Il corso che abbiamo iniziato con le elementari sarà esteso anche ai ragazzi delle medie, ai genitori degli alunni ed ai docenti».
L'azione preventiva messa in atto dalla scuola di Rivergaro ha trovato riscontro in progetti dal respiro nazionale. Per questo l'istituto ha chiamato a intervenire esperti appartenenti a diversi enti fra cui la Polizia. La lezione di Ragaglia è partita da alcuni cenni storici inerenti le origini dell'informatica e di internet. Il discorso ha poi puntato a mettere in evidenza i rischi e le potenzialità degli strumenti informatici. «Ho presentato - spiega Ragaglia - le tante cose che si possono fare col computer, ho spiegato come utilizzare internet in maniera sicura affrontando il problema della diffusione in rete dei dati personali. Mi sono soffermato anche su quella assuefazione che spesso colpisce i giovani nell'utilizzare lo strumento informatico». Il relatore ha infine fatto riferimento ai social network, insistendo sulla cautela ed invitando gli studenti ad utilizzarli solo sotto la supervisione dei genitori. I ragazzi sono a loro volta intervenuti per descrivere le proprie abitudini al computer. Il progetto, costruito ad intesa con le professoresse Francesca Covati e Cristina Araldi, toccherà anche Niviano, Quarto e Gossolengo.

Nicoletta Novara

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