Venerdì 21 Gennaio 2011 - Libertà
Focus sui malati di tumore: le storie
Nel libro-inchiesta dello Svep racconti e interviste anche ai familiari
"Ognuno ha tante storie", è un invito ad entrare nella ricchezza e nella problematicità di ogni persona, soprattutto quando la persona è protagonista di una storia di malattia. Questo uno dei messaggi al centro dell'incontro che ieri nell'auditorium della Fondazione di via Sant'Eufemia a Piacenza ha visto protagoniste le storie dei malati oncologici e dei loro familiari. Storie contenute nel volume
"Ognuno ha tante storie", fase finale di una ricerca finanziata dallo Svep di Piacenza che aveva per oggetto il "Sostegno ai pazienti oncologici e alle loro famiglie". Un progetto partito per dare voce alle richieste e ai bisogni di pazienti e familiari le cui storie sono diventate le protagoniste del volume. E' infatti dalla viva voce di chi in prima persona si trova a dover affrontare il delicato momento della malattia che gli ideatori del progetto hanno potuto capire i bisogni e le esigenze, a volte inespresse, dei malati e delle loro famiglie. «Il progetto - ha spiegato ieri la responsabile Itala Orlando che ha moderato i vari interventi - si proponeva un'indagine nel distretto di Ponente, e in Valtidone in particolare, per conoscere i bisogni dei pazienti e dei loro familiari durante tutto il percoso della malattia, mettendo quindi a fuoco ogni passaggio di questo delicato momento in cui ogni persona può venirsi a trovare». Al progetto finanziato dalla Svep e promosso dall'associazione Amici dell'hospice hanno aderito anche numerose altre associazioni piacentine come Amop, associazione don Franco Molinari, Lega italiana lotta contro i tumori con il supporto di asp Azalea (ente gestore dell'hospice), il Comune di Borgonovo e l'Ausl. «Un progetto che lo Svep ha finanziato - ha spiegato il presidente Giuseppe Pistone - dopo averlo valutato con attenzione». «Oggi - ha detto ancora la Orlando - presentiamo la seconda fase del progetto che ha visto come prima cosa un'azione di ricerca condotta su 25 pazienti intervistati insieme a 12 familiari. A questa fase ne è seguita un'altra - ha proseguito la Orlando - di focus group durante la quale volontari e operatori sanitari hanno elaborato quanto emerso durante le interviste. Tutto è stato raccolto nel volume che oggi presentiamo e che a sua volta non è la fine del percorso, che deve trovare una continuazione».
Il lavoro di ricerca non si ferma infatti alla pubblicazione del volume presentato ieri in Fondazione. «La prospettiva - ha spiegato la Orlando - è quella di dare continuità al progetto avviando un corso di formazione per volontari in grado di operare sia in strutture come l'hospice ma anche in altri ambiti come i domicili dei malati o in altre situazioni». «Siamo partiti - ha spiegato ieri la psicologa Evelyn Uhnmwangho che ha condotto e trascritto le interviste - per indagare i bisogni dei malati oncologici e delle loro famiglie e ci siamo trovati davanti a storie di vita che raccontano del paziente e del suo vissuto. Il titolo stesso le libro, "Ognuno ha tante storie" - ha detto ancora la psicologa che ha intervistato pazienti e familiari - è un richiamo al fatto che ognuno ha una ricchezza di vissuto che emerge dalle varie interviste condotte».
Mariangela Milani