Venerdì 3 Dicembre 2010 - Libertà
Un percorso sinfonico per gli studenti disabili
Al liceo Gioia presentato il progetto per un'orchestra contro il disagio psichico e mentale
Al liceo "Gioia" è "Tutta un'altra musica". L'espressione altro non è che il titolo di un progetto del centro milanese di formazione e terapia "Esagramma" basato sulla realizzazione di un'orchestra sinfonica come terapia per il disagio psichico e mentale, presentato ieri mattina nel liceo cittadino.
Il progetto partito nel pomeriggio, «si traduce in musicoterapia orchestrale rivolta a ragazzi diversamente abili. La nostra intenzione - ha annunciato la dirigente scolastica Gianna Arvedi - è creare un centro stabile a Piacenza che possa operare e svilupparsi nel futuro. Il significativo finanziamento datoci dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano ci ha consentito di partire, ma ora - ha auspicato la preside - speriamo che gli enti locali e in particolare al Provincia, possano farsi carico di un servizio rivolto e aperto alla città».
All'incontro di presentazione, che ha visto in prima fila l'assessore comunale Giovanna Palladini, e monsignor Domenico Ponzini in rappresentanza della Diocesi, è intervenuto anche Giacomo Marazzi presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che si è detto «disponibile a sostenere questo tipo di progetti».
Molteplici i vantaggi di questo progetto, che è partito coinvolgendo sei studenti del liceo "Gioia". Ad illustrarli è stata Licia Sbattella direttrice scientifica di "Esagramma". «La metodologia originale della musicoterapia orchestrale che usa la musica sinfonica con ragazzi, riavvia alcune flessibilità e modulazioni del proprio modo di essere, anche in assenza di parola e nelle difficoltà nella relazione». Nel percorso triennale lo studente parte dalla ninna nanna, passa per la marcetta, e infine arriva alla sinfonia, il tutto passando per uno degli strumenti che compongono l'orchestra sinfonica, fatta eccezione per gli strumenti ad ancia.
In questo percorso lo studente trova «un modo di esporsi, di accompagnare l'altro, di dialogare, ma anche e soprattutto - ha aggiunto Sbattella - di poter pensare alla propria identità personale futura e di esercitarla in maniera via via più complessa». Il progetto è coordinato da esperti e si avvale di insegnanti, musicisti e terapeuti.
Parallelamente al percorso rivolto agli studenti, c'è il master triennale presso "Esagramma", che verrà frequentato da cinque persone tra musicisti e insegnanti. Al termine del master i partecipanti saranno in grado di poter gestire autonomamente il progetto piacentino, in linea con la filosofia e la voglia di diffondere il metodo originale che animano "Esagramma".
Chiara Cecutta