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Mercoledì 8 Dicembre 2010 - Libertà

La Strenna Piacentina degli Amici dell'Arte dai Templari a Mussi

Giovedì sarà presentata ai soci in Fondazione

piacenza - Sì, verrà donata ai Soci del sodalizio anche quest'anno il XXX volume dell'interessante pubblicazione. Sì, nonostante il guaio dell'ultimo momento, quello che ha reso pericolosa la portanza di una trave del tetto sovrastante il salone, cause l'età e le piogge abbondanti. Quindi salone chiuso ed attesa dei lavori di riparazione. Prima di tutto la sicurezza. Non si potrà festeggiare nel salone, ma occorrerà portarsi altrove.
I piacentini, verso gli Amici dell'Arte sono generosi ed ecco trovato subito un ambiente idoneo: l'auditorium di Via Sant'Eufemia, messo a disposizione dalla cortese Fondazione di Piacenza e Vigevano, per giovedì, alle 20.30.
Il volume, allora, sarà ancora nelle mani dei soci per trascorrere alcune ore a curiosare tra le vicende d'arte piacentine. Magari a partire da lontano ed a risalire sino ai giorni nostri. Un bel servizio che consente un lungo sguardo su quanto d'artistico si è fatto a Piacenza.
E, dunque, ecco a sfogliare le eleganti pagine del volume. Ovvio, non sarà possibile riportare gli argomenti di tutti gli articoli che sono ampi, ma si potrà citarne solo alcuni, ad esempio.
Si prende avvio dalla copertina scelta dall'infaticabile professor Arisi, sempre opportuna ed un pochino a sorpresa ma piacevole, accattivante. Si tratta di un quadro di Carlo Viganoni: L'interno della sala dell'Accademia, con gli allievi della scuola "Gazzola" intenti alle loro opere.
Una notizia che incuriosirà verrà dalla conoscenza dei cavalieri Templari a Piacenza, con le loro mansioni, la chiesa ed il chiostro. Sarà quindi la volta del richiamo ad una "chanson" francese raffigurata in un arazzo del Collegio Alberoni di Piacenza. Ed ancora uno sguardo alla Cappella di San Giovanni in Piacenza. Non mancherà una corposa visita ai quadri della pinacoteca piacentina tra ‘600 ed ‘800 per rendersi conto dell'evoluzione figurativa. E di seguito uno studio approfondito sulla pittrice Margherita Caffi, una presentazione dei disegni inediti di Luigi Mussi, una considerazione su come s'insegnava al Gazzola al tempo del Viganoni…Diventerebbe lungo l'elenco... Ma, parola di chi scrive, la lettura d'ogni studio è di forte interesse.
Saremo tutti lì, il 9 dicembre, col prezioso volume tra le mani e gli occhi fissi alle pagine, tra l'altro corredate d'affascinanti illustrazioni. Verrà data, ovvio, solo un'informativa, ma sufficiente ad introdurre e certo incuriosire per una lettura più approfondita e tranquilla tra le pareti domestiche.
Di sicuro, la Strenna lascia ancora una volta una convinzione: la storia dell'arte piacentina, grazie ai tanti appassionati ricercatori, s'è aperta una strada, una luminosa via che reca il suo contributo di conoscenza alle vicende di una città che mai ha voluto rinunciare a quanto di bello sa destare emozione e renderla più vivibile. Grazie, allora, a chi lo va ad indagare con passione, competenza e pazienza, a chi raccoglie gli elaborati, li mette insieme con gusto e li pubblica. Grazie alla generosità della Cementi Rossi che provvede, come sempre, alle spese.

Luigi Galli

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