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Giovedì 9 Settembre 2004 - Libertà

Cellule staminali: "Nuovi orizzonti anche per Piacenza"

Trapianto a Pavia - Parla Cavanna

"Le cellule ricavate dal cordone ombelicale sono molto importanti nella prospettiva dei trapianti. Ma il caso del bambino talassemico guarito con un trapianto di staminali apre possibilità ancora nuove e più significative: in questo caso infatti i ricercatori di Pavia sono riusciti a far proliferare in laboratorio e quindi moltiplicare il numero di cellule". Luigi Cavanna, primario di oncologia dell'ospedale "Guglielmo da Saliceto" di Piacenza, non nasconde che l'impresa compiuta dalle équipe mediche di Pavia e Milano rappresenta una tappa fondamentale nel campo della ricerca, una nuova sfida "vinta" dalla scienza. "Il problema che poneva l'utilizzo delle cellule del cordone ombelicale - continua Cavanna - era rappresentato dal fatto che sono poche e che, prima, questa terapia poteva essere utilizzata solo su pazienti con una massa corporea bassa. Oggi invece con la scoperta della possibilità della proliferazione in vitro si apre potenzialmente anche la strada al trapianto sugli adulti. Interessanti esperimenti al riguardo, per esempio, sono in corso anche a Parigi, all'Hopital S. Luis".
Ma per l'utilizzo del cordone ombelica è necessario che il parto avvenga in un reparto di ostetricia abilitato. Qual è la situazione piacentina? "Già anni addietro - spiega ancora il professor Cavanna - nel nostro ospedale i cordoni ombelicali venivano recuperati e quindi inviati in laboratorio a Milano. Oggi si è fatto un ulteriore passo avanti. Infatti, sotto la direzione del dottor Rossi e l'intervento diretto dei medici Cristina Arbasi e Mauro Moretto, già a Piacenza viene congelato il sanguecordonale. Piacenza, quindi, ha una sua autonomia con una propria banca dati in costante contatto con il Policlinico Sant'Orsola di Bologna. Piacenza, dunque, è parte integrante dell'importante centro oncologico e ematologico del capoluogo emiliano". "Parallelamente sempre a Piacenza - continua il primario di oncologia - stiamo da anni lavorando proprio sulle cellule staminali. Anche nei giorni scorsi sono stati effettuati due nuovi trapianti. E prosegue la ricerca. Stiamo lavorando infatti ad un programma di ricerca, finanziato dallaFondazione di Piacenza e Vigevano, sui tumori solidi e leucemici, che prevede anche una "supervisione" dell'Università di Pavia attraverso il professor Carlo Alberto Redi".

(c.p.)

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