Martedì 21 Dicembre 2010 - Libertà
Una storia familiare al femminile
municipale - Stasera e domani lo spettacolo per la stagione di prosa diretta dal Gioco Vita. "Le signorine di Wilko" diretto da Hermanis con l'attrice Marinoni
piacenza - Ultimo appuntamento del 2010 con la Stagione di Prosa del Teatro Municipale, diretta da Diego Maj e organizzata da Gioco VIta, stasera e domani alle ore 21, quando il sipario del principale teatro cittadino si aprirà su Le signorine di Wilko, di Jaroslaw Iwaszkiewicz, una delle figure più importanti della letteratura polacca contemporanea, nella regia di Alvis Hermanis, direttore artistico del Nuovo Teatro di Riga e recente vincitore del IX Premio Europa Nuove Realtà Teatrali, tra i più acclamati e considerati protagonisti della scena europea.
Lo spettacolo, interpretato da Laura Marinoni, Sergio Romano, Patrizia Punzo, Irene Petris, Fabrizia Sacchi, Alice Torriani e Carlotta Viscovo, è prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione, Unione Europea nell'ambito del progetto Prospero, Teatro Stabile di Napoli, Nuova Scena Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna; l'adattamento è firmato dallo stesso Hermanis, le coreografie da Alla Sigalova, le scene da Andris Freibergs, i costumi da Gianluca Sbicca.
Le signorine di Wilko - di cui alcuni ricorderanno la versione cinematografica di Andrzej Waida, a suo tempo candidata all'Oscar come miglior film straniero - in questa messincena teatrale rivelerà ancora una volta l'estetica iperrealista di Hermanis, la forma di un'interpretazione che trova comunque le sue radici nel segno della tradizione teatrale del nuovo.
Pur rifacendosi alla tradizione del teatro lettone, che ha subito la doppia influenza del teatro russo di Stanislavskij e di quello tedesco di Brecht, il lavoro registico di Hermanis si connota per un'attenzione ed un ascolto preciso e particolare degli attori con cui lavora. Alvis Hermanis tra i più brillanti registi della scena teatrale europea, lavora diviso tra la sua Lettonia e il resto d'Europa dove, sempre più di frequente, è chiamato a lavorare. Regista dunque avvezzo a lavorare con attori che recitano nelle loro lingue madri, per la prima volta con questo allestimento Hermanis affronta anche la lingua italiana.
Le signorine di Wilko affronta i temi del ricorso e della memoria cari a Hermanis. Nell'adattamento da lui proposto gli accadimenti raccontati nel romanzo di Iwaszkiewicz sono ambientati negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale (mentre il romanzo è ambientato negli anni Trenta del secolo scorso). Protagonista della storia è Wiktor Ruben, uomo di mezza età che, colpito da un grave lutto, decide di recarsi per un periodo di riposo nel villaggio dove da giovane trascorreva l'estate. Qui Wiktor incontrerà, dopo molti anni, le cinque sorelle conosciute in gioventù, le signorine di Wilko appunto, cui lo legano numerosi ricordi. Il loro inatteso ritrovarsi sconvolgerà i delicati equilibri emotivi delle sorelle, ormai adulte, e dello stesso Wiktor, nel lento scorrere delle giornate estive.
Data l'eccezionale levatura degli interpreti, assolutamente da non perdere l'incontro con la Compagnia, nell'ambito del ciclo Ditelo all'attore coordinato da Enrico Marcotti, che si terrà domani alle 17.30 al Teatro dei Filodrammatici. Il film che Andrzei Waida ha tratto da Le signorine di Wilko (Panny z Wilka, 1979) sarà proiettato in versione originale, con sottotitoli in Italiano, venerdì 17 alle ore 21 al Teatro dei Filodrammatici, nell'ambito del progetto Cinema e teatro - proiezioni e incontri curato da Giorgio Betti.
Chiara Merli