Lunedì 20 Dicembre 2010 - Libertà

«Non solo trasporto disabili»

Roveleto: per l'Avtc un nuovo pulmino, in 11 mesi 52mila Km

L'Associazione volontari trasporti di Roveleto di Cadeo (Avtc) ha recentemente inaugurato un nuovo pulmino per il trasporto dei disabili. Il gruppo - recentemente costituitosi in forma autonoma - che dal 2004 provvede al trasporto degli anziani e dei disabili del territorio di Roveleto, Cadeo e Fontana Fredda ha infatti rinnovato il proprio parco-mezzi (che comprendeva tre unità) sostituendo un vecchio pulmino ormai obsoleto con un nuovo mezzo, anch'esso - come gli altri - dotato di sollevatore elettro-idraulico posteriore e binari di ancoraggio per il trasporto delle carrozzelle.
«Tengo a sottolineare - ha detto il presidente Nello Botti - che l'acquisto è stato possibile solo grazie al generosissimo contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano che non finirò mai di ringraziare, a nome di tutti i noi ma soprattutto a nome degli utenti che ne beneficeranno».
L'attività del sodalizio consiste nel trasportare le persone che hanno particolari necessità (assistenza diurna, terapie sanitarie, visite specialistiche) dalle rispettive abitazioni fino ai presidi socio-sanitari della zona: il Centro diurno di Roveleto e gli ospedali di Fiorenzuola, Piacenza e Cremona. «I nostri volontari - ha aggiunto Botti - accompagnano gli utenti fino all'interno delle strutture e, a seconda delle esigenze, si occupano anche dello svolgimento di pratiche burocratiche. Poi riaccompagnano le persone a casa».
L'opera dell'Avtc è molto apprezzata nel territorio. «A livello distrettuale credo che il nostro Comune sia l'unico che può vantare un'organizzazione del servizio di trasporto così ben organizzata, grazie alla collaborazione con un'associazione locale», ha dichiarato l'assessore ai Servizi sociali del Comune di Cadeo, Germano Bossi.
«Quello del trasporto di anziani e disabili è un servizio molto radicato nella nostra zona», gli fa eco Paola Capra, responsabile dei Servizi sociali del Comune. «Da sette anni - prosegue - questo servizio è convenzionato con il Comune ed è un'attività di grande importanza. Senza il prezioso lavoro di questi volontari gli anziani e i disabili avrebbero serie difficoltà a raggiungere le strutture socio-sanitarie. Un valore aggiunto è poi costituito dal fatto che in molti casi si tratta di prestazioni sanitarie quotidiane, come la dialisi o il trattamento chemioterapico, che devono essere mantenute nel tempo, a favore di un'utenza costituita per lo più da persone fragili, non autonome e prive di mezzi propri».
L'attività dell'Avtc è in costante crescita, come dimostrano i chilometri complessivamente percorsi dai mezzi dell'associazione: 40.000 nel 2008, 50.000 nel 2009 e 52.000 nei primi undici mesi del 2010.

Mauro Bardelli