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Lunedì 27 Dicembre 2010 - Libertà

Sotto l'ombrello della poesia

In Fondazione bella presentazione del libro di Irma Zanetti

PIACENZA - Reading and souling: quattro donne sotto l'ombrello all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano per dire la rappresentazione-introduzione a Come l'ombrello bagnato lasciammo il sorriso sull'uscio, prima prova di romanzo di Irma Zanetti per le edizioni Filios. Fausto Frontini si è impegnato a preparare il pubblico alla serata ricca di parole e musica. «La prima edizione - ha ricordato Frontini -, risale al 2008. Irma Zanetti sta lavorando a un secondo romanzo di cui non vuole anticipare niente». "Scrivo per necessità mia - dice l'autrice -, la scrittura è una mia risorsa spontanea per comunicare. Scrivo quando e dove capita, tutti i momenti sono buoni. Non vivo di scrittura, ovviamente, lavoro come tanti e scrivo, mi basta una penna e un poco di carta. La prima idea ho bisogno di scriverla su carta in un rapporto fisico con la scrittura, poi passo al computer per ripulire, correggere ed avere il testo pronto per essere trasferito».
Fausto Frontini ha rivelato brevemente il contenuto del romanzo con protagonista una bambina, Arianna, detta Aria: «Così mi chiamavo dentro o avrei voluto esserla davvero». Una bambina indesiderata a cui i genitori rinfacciano continuamente di essere causa di ogni malessere fra loro. Una situazione al limite della follia per la bambina che fa di tutto per essere meno visibile, per non ingombrare e che per vincere la sua malinconia s'inventa un suo doppio, quella bambina che vorrebbe essere per compiacere i genitori, gli altri».
«Perché il cucirmi addosso quest'anagrafica fittizia non abbia modificato di un solo grado la rotta del mio destino», dice di sé la protagonista. «Ho raccontato in prima persona. «Niente di autobiografico - elude la domanda accortamente l'autrice -, è solo un romanzo, lascio al lettore di immedesimarsi quanto più possibile e lasciarsi emozionare. Ho guardato il mondo circostante con gli occhi della bambina Aria, ho cercato di analizzare i comportamenti per capire, il resto al lettore».
Con molta partecipazione Irma Zanetti ha regalato al folto pubblico intervenuto la lettura di brani dal racconto autonomo Aria di paesello, alternata a interventi musicali (Katia Spadola al pianoforte, Eliana Cruz clarinetto, Sara Manzoni flauto e la bella voce di Manuela Corsi in virtuosismi vocalistici). Ne è risultato un concertato con parole e musica apprezzato e molto applaudito, come raccomandato, solo alla fine dell'esibizione.

Gian Carlo Andreoli

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