Lunedì 3 Gennaio 2011 - Libertà
Gesù, bue e asinello contro lo stress
Nelle frazioni di Fiorenzuola sono stati allestiti 24 presepi rurali
fiorenzuola - Una visita ai presepi rurali contro lo stress della vita moderna. Parafrasando un vecchio spot pubblicitario, le visite guidate ai presepi allestiti dalle famiglie che vivono nelle frazioni attorno a Fiorenzuola (Baselica Duce, San Protaso e I Doppi) che si sono svolte ieri da "Le Terre traverse" sono state senza dubbio un elisir anti stress.
Ma soprattutto, come ha commentato il presidente dell'associazione Giampietro Bisogni, «sono state un'occasione per visitare luoghi di campagna dove i ritmi della vita sono ancora quelli di un tempo, o perlomeno non così frenetici come quelli di chi vive o lavora in città».
Non c'è dubbio che Bisogni, organizzatore dell'iniziativa assieme alla Pro Loco di Baselica presieduta da Patrizia Concari, dalla Provincia, dall'associazione sportiva San Purtès, da Piacenza Turismi e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano (oltre che da numerosi partner tra i quali Libertà) abbia colto nel segno. La visita ai presepi ha infatti regalato una boccata di aria pulita e avvicinato agli attrezzi e alle usanze del mondo contadino di un tempo. Attrezzi e usanze in parte evocati dalle tipologie, dai materiali e dalle ambientazioni delle natività allestite e in parte realmente esposte in due "Case della Memoria", così come sono state chiamate le sale (una a Baselica presso il podere "I Ronchi" della famiglia Bassi Carolfi, l'altra a San Protaso nella famiglia Sprega Arduini,) nelle quali attrezzi agricoli, vasellame, arredi, stoviglie e biancheria d'epoca fanno bella mostra di sé, a vantaggio di chi -come le nuove generazioni- non ha mai conosciuto il mondo contadino.
Tornando ai presepi, è d'obbligo riconoscere che le 24 famiglie che li hanno realizzati si sono contraddistinte per originalità e buon gusto. Ne citiamo qualcuno: essenziale il presepe della famiglia Veneziani in località Bagnolo di Baselica, insolito quello della famiglia Bassi Carolfi, realizzato con damigiane di vino e fiaschi, quello di Pisanu-Molinari alla Malpodata Piccola a I Doppi con un bidone del latte a ricordare il mestiere del signor Pisanu e la natività della famiglia Terenziani Bassi, allestita in una stufa economica con sfondo da angolo cottura.
Da citare poi quello realizzato dalla famiglia Verdelli a San Protaso con una vecchia navassa per lavare. Elegante il presepe di Fabrizio Musi alle ex scuole di Baselica con sagome di legno dipinte e quello realizzato dalla famiglia Barbieri Montani alla Chiozzetta de I Doppi con sagome di legno bianco tra due alberi.
Infine, tradizionali ma molto belli gli allestimenti di Sprega Arduini, un carrettino di legno come capanna e figure realizzate con il decoupage su ceppi di legna da ardere, e quello della famiglia Allegri a San Protaso, proposto nella legnaia. Per finire, anche un presepe con sottofondo musicale, quello della famiglia Bersani a I Doppi. Tanti modi diversi di rappresentare il Natale ma in tutti i casi una grande originalità.
Mauro Bardelli