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Mercoledì 5 Gennaio 2011 - Libertà

Il "Cuore di Piacenza" batte sempre forte

Sempre più defibrillatori sul territorio: da 160 a 210, con 44 corsi e 680 persone addestrate al loro uso

Batte sempre più forte il "Cuore di Piacenza". E' molto positivo, infatti, il rendiconto 2010 dell'associazione che vanta come fiore all'occhiello il "Progetto Vita", grazie al quale città e provincia si stanno dotando di una fitta rete di defibrillatori. Un'esperienza unica, che fa scuola a livello europeo.
"Si è chiusa un'annata impegnativa, ma molto positiva - spiegano i responsabili della onlus, fondata e guidata dai cardiologi Alessandro Capucci e Daniela Aschieri - in cui abbiamo potuto incrementare ancora il numero dei defibrillatori sul territorio, passati da 160 a 210 (+ 23%). Oltre all'istallazione di nuovi apparecchi salvavita, stiamo attivando, con tutte le forze dell'ordine, un nuovo sistema operativo di intervento chiamato Dump che verrà presto presentato e che rappresenta una miglioria del sistema di allerta delle pattuglie. E grazie all'idea del proprietario di un'azienda locale di impianti elettrici - aggiungono - abbiamo anche operativi 5 defibrillatori sui furgoni della ditta stessa: rendere i cantieri più sicuri, grazie alla disponibilità dei dipendenti che hanno preso l'abilitazione all'uso del defibrillatore, è un'iniziativa innovativa, da prendere come esempio. Sul luogo di lavoro si verifica infatti circa il 2% degli arresti cardiaci a Piacenza, significa circa 5-6 persone all'anno".
Come al solito, molto intensa l'attività di formazione: "Nel 2010 abbiamo potuto realizzato 44 corsi, che hanno permesso di addestrare all'utilizzo del defibrillatore 680 persone (+30%): 170 rappresentate da operatori delle Pubbliche assistenze, circa 120 tra studenti, insegnanti e personale scolastico, 120 nelle società sportive, 70 tra le forze dell'ordine e circa 200 persone "laiche", durante gli appuntamenti gratuiti organizzati a favore della cittadinanza".
Il Progetto vita prevede proprio la diffusione capillare sul territorio dei corsi di addestramento all'uso del defibrillatore per rendere il maggior numero di cittadini abilitati all'uso delle macchine salvavita. "Ogni anno - aggiungono i responsabili dell'associazione - le raccolte fondi organizzate sono utili a coprire solo parte delle spese per addestrare tutto il personale volontario delle forze dell'ordine e il personale laico. Nel 2010 è stato possibile avere una continuità di realizzazione dei corsi grazie ai progetti in collaborazione con lo Svep (Centro servizi volontariato di Piacenza) e alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. L'anno 2010 è finito con l'approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni del finanziamento previsto dalla legge Finanziaria di 2 milioni di euro per la diffusione dei defibrillatori in Italia. Questo sancisce inequivocabilmente che esistono evidenze scientifiche che la defibrillazione precoce migliora la sopravvivenza da arresto cardiaco, che ogni comunità dovrebbe avere il suo sistema di defibrillazione affiancato e coordinato dal 118 e che Piacenza ha fatto da apripista, con i suoi risultati, a questa miglioria del sistema di emergenza territoriale. Speriamo - concludono dal Cuore di Piacenza - che una parte dei fondi stanziati arrivino alla nostra città e alla nostra provincia. Per questo facciamo un appello a tutti i politici che possono aiutarci ad avere un contributo per mantenere il attivo progetto, che oggi non gode di nessun sussidio pubblico".

Michele Rancati

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