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Sabato 8 Gennaio 2011 - Libertà

San Pietro, fa troppo freddo

Il campanile slitta a marzo

A causa del maltempo ritardano i lavori alla torre campanaria di San Pietro che sarà pronta solo a Primavera. A renderlo noto è il parroco don Giuseppe Frazzani. «Il gelo di metà dicembre ha impedito l'applicazione degli intonaci - spiega il sacerdote - all'ultima parte della torre di San Pietro. Mancava solo una settimana di lavoro e saremmo riusciti a consegnare il campanile alla città entro Natale come avevamo promesso. Oggi siamo costretti ad attendere che termini il freddo, in marzo, con l'arrivo della Primavera».
Intanto la ditta Libelli, che ha riscosso in occasione del convegno sulla torre di San Pietro nel novembre scorso, ampi apprezzamenti per un ponteggio che si è dimostrato ben ideato e particolarmente adatto ai non semplici interventi di restauro del più bel campanile barocco di Piacenza, procede allo smontaggio del montacarichi non più essenziale per i pochi restauri che restano. Continua invece il lavoro dei lattonieri che, monitorati dalla direzione della ditta restauratrice Gasparoli, applicano ai cornicioni il nuovo rivestimento in rame e completano le cupole con le dovute sostituzioni o rattoppi, i primi - pare - dopo il ripristino delle coperture in rame del 1875.
Al restauro della vetusta e signorile torre che richiedette ben oltre mezzo secolo per essere costruita (1613-1666) e che potè ergersi grazie alle "considerabili somme di denaro" di Francesco Costa nel 1660, e dell'"elemosina di scudi mille piacentini" di Carlo Costa nel 1666, si sono dedicati l'architetto Maunel Ferrari dell'ufficio Beni culturali della diocesi, direttore dei lavori nonché progettista insieme al geometra Carlo Baldini, e all'ingegner architetto Claudio Guagnini che ha curato il non semplice aspetto della sicurezza. Sempre a seguito dello studio dell'ingegner Guagnini, sta per essere applicato alla torre un nuovo impianto di parafulmini nonché protezioni per evitare i danni dei volatili.
Si calcola che con l'inizio della primavera, terminati rapidamente gli intonaci e applicata la tinteggiatura delle superfici re-intonacate, si potrà finalmente vedere, una volta liberata dal poderoso ponteggio della ditta Libelli, la bella torre con lo splendore e l'eleganza delle origini.
Intanto il comitato dei parrocchiani e degli amici di San Pietro continua nell'opera di sensibilizzazione per la raccolta degli aiuti che ha già dato buoni frutti. Oltre al sostanzioso e determinante intervento della Conferenza Episcopale Italiana, al bell'aiuto della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di altre entità che si stanno muovendo, i parrocchiani guardano con soddisfazione agli oltre quarantamila euro che hanno donato e nutrono la fiducia di riuscire a raccogliere quanto manca (circa sessantacinque mila euro) per la conclusione delle opere.

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