Venerdì 3 Dicembre 2010 - Libertà
Tang guida la Toscanini Nordio al violino: omaggio a re Beethoven
piacenza - Ricco e variegato, raffinato e potente, il programma del secondo concerto della stagione della Fondazione Teatri di Piacenza in programma domenica alle ore 20.30 al Municipale con una prima parte dedicata al violino ed una seconda - quasi in continuità con il primo appuntamento di lunedì 29 novembre - che punta ancora su Beethoven con la Sinfonia n. 5.
Alla guida della Filarmonica Toscanini, il giovane cinese Muhai Tang, attualmente direttore principale e direttore artistico dell'Orchestra da Camera di Zurigo, direttore musicale della Shanghai Philharmonic Orchestra e primo direttore ospite degli Hamburger Symphoniker.
La sua carriera internazionale, ha avuto un inizio folgorante con l'invito da parte di Herbert von Karajan a dirigere i Berliner Philharmoniker nel 1984, invito più volte rinnovato negli anni successivi.
In apertura di programma due preziose miniature di Luigi Dallapiccola e Ottorino Respighi in cui la Filarmonica accompagnerà uno dei più brillanti violinisti europei, Domenico Nordio: si tratta della Tartiniana Seconda del compositore istriano e del Concerto gregoriano di Respighi.
Se la notorietà di questo compositore (il cui padre è nato a Cortemaggiore) si lega ai suoi poemi sinfonici di ambiente romano o ad altre composizioni di carattere descrittivo, in virtù della particolare abilità di questo autore nel ricreare suggestioni "visive" attraverso la musica, non è da collocare in secondo piano il suo lavoro di riscoperta del repertorio barocco, ambito in cui curò la trascrizione di opere di Monteverdi, Frescobaldi, Veracini, Tartini, Vivaldi e Cimarosa. Si considera in questa direzione l'esplorazione di modi musicali più arcaici di cui è espressione compiuta il Concerto gregoriano, che ha la peculiarità di dare al solista la stessa importanza dell'orchestra come accadrà in seguito nei Concerti di Berg, Schoenberg, Stravinsky.
Il nome è legato ai temi gregoriani che si trovano nella composizione: il Victimae Paschali laudes, nel secondo tempo e l'Alleluja nell'ultimo. La Tartiniana Seconda è espressione di quella gioia di comunicare che in un compositore dall'eccezionale intelligenza e cultura quale è Luigi Dallapiccola è sempre presente. La Tartiniana è un Divertimento su temi di Tartini in un duplice senso: uno storico (il Divertimento come forma del comporre settecentesca, costituita da una serie di movimenti variamente alternati e facilmente accessibili) e uno per così dire privato la gioia: appunto di scrivere una musica «semplice» intrisa di memorie del passato ma in funzione del presente. Il nome di Giuseppe Tartini (1692-1770) nascondeva il richiamo di una gloria dell'Istria, la sua terra natale, onde la conoscenza dei manoscritti delle Sonate del violinista-compositore settecentesco, mediata dalla competenza di Sandro Materassi, eccellente violinista, da anni collaboratore di Dallapiccola, ha dato origine a due composizioni (domenica sera viene eseguita la seconda del 1956) imperniate sul gioco magistrale dei rapporti timbrici, in cui i temi "tartiniani" assumono dimensioni armoniche e moderne luminescenze sonore. Coronerà la serata la Sinfonia n. 5 di Beethoven segnata dall'indimenticabile inciso d'apertura che l'orchestra disegna subito in modo netto e perentorio: «Il destino che bussa alla porta», secondo l'interpretazione che un giorno diede l'amico di Beethoven Anton Schindler.
r. s.