Venerdì 3 Dicembre 2010 - Libertà
"Tal dig in piasintein", il coro mondiale delle badanti
Toccante cerimonia finale del primo corso per assistenza agli anziani organizzato dalla Fondazione San Benedetto Diciannove donne, piacentine ed immigrate, hanno tagliato il traguardo. I loro nomi già inseriti nell'elenco del Comune
Il coro di badanti neo "diplomate" all'ombra del Gotico originarie di tutto il mondo - Brasile, Ucraina, Romania, Perù, Etiopia, Italia, Ecuador, Colombia - che canta con sentimento Tal dig in piasintein scalda il cuore, e, fuori da ogni retorica, aiuta a pensare che l'integrazione comincia proprio dalle piccole cose.
Questa è una gran bella storia, di quelle che nascono e fioriscono fuori dai riflettori: la Fondazione San Benedetto, con l'aiuto (e l'ispirazione) della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha organizzato il suo primo corso per badanti. Partito tre mesi fa, strutturato su lezioni mattutine (di italiano per le immigrate) e pomeridiane (caleidoscopico il programma, comprese ore di cucina con lo chef Filippo Lindi), oggi il corso è arrivato al capolinea.
E nel salone di Santa Teresa le 19 ragazze e signore provenienti da tutto il mondo si sono riunite per ricevere gli attestati di frequenza del corso, in occasione di una colorata, tanto semplice quanto emozionante cerimonia, con le autorità, con gli amici, con Lucia Favari, presidente della Fondazione San Benedetto, Giacomo Marazzi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, l'assessore Giovanna Palladini del Comune, la Provincia, il professor Giancarlo Carrara, ed un impagabile buffet allestito con i piatti tipici di tutti i Paesi di origine, in un melting pot gastronomico che unisce il salame piacentino alle empanadas.
Lucia Favari, della Fondazione San Benedetto che ha raccolto l'eredità delle monache benedettine e dell'esperienza della scuola san Raimondo, racconta in poche parole questa straordinaria esperienza che senza molto clamore ha messo insieme donne di tutto il mondo che vivono a Piacenza, certificando loro una chance in più di integrazione e di lavoro. Il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Giacomo Marazzi, è incoraggiante, quando dice «i risultati di oggi ci invogliano a continuare». Il coro delle badanti che canta Tal dig in piasintein, fuori dal folclore, ha più di un significato: quel motivo, infatti, tante volte sarà cantato dalle nostre assistenti ai loro "vecchi", per i quali quelle note rivestono un significato non solo ricreativo ma anche affettivo.
Al pomeriggio di festa ci sono il parroco di santa Teresa, don Luigi Chiesa, il preside del San Benedetto, suor Marina del Centro Migrantes. Era arrivata 9 anni fa dall'Etiopia Tringo Maru. Trentatrè anni, il suo nome significa "cedro del Libano". «Da 5 anni svolgo questo lavoro, in città, per tre anni in una famiglia, ora con le suore scalabriniane. L'Italia mi ha accolto, voglio restarci», racconta Tringo. Originaria del Perù è Nilda Castro, 31 anni. Nel suo Paese ha studiato ragioneria ed informatica, sei anni fa la decisione: «Sono venuta qui, 6 anni fa le aspettative di un futuro migliore erano forti. Ma anche oggi l'Italia resta un Paese molto bello. Faccio la badante già da molto tempo, questo è un passo in più». Piacentina Valeria Demaldè («già in passato ho svolto questo lavoro che definirei di più una missione, intendo rimettermi in pista») mentre dell'Ucraina è originaria Hrechanna Ziwoviya. «Con questo mio lavoro in Italia, che svolgo da 9 anni, sono riuscita nel mio sogno: mandare a casa i soldi per far studiare le mie figlie. Ora una è diventata giornalista, l'altra programmatore informatico. Mio marito, rimasto a casa, fa l'insegnante. E il mio desiderio, a questo punto, è di tornare da loro».
Di seguito l'elenco completo di quante hanno terminato il corso: Carmen Elisa Amaguaxa Castillo, Pietrina Atzori, Raffaella Bevilacqua, Olha Breha, Valeria Demaldè, Nilda Tomasa Castro Rosales, Helois Maria Lopes de Sousa, Alba Macellari, Maria Helena Marin, Tringo Maru Negewo, Patrizia Pernice, Lucrecia Petrich, Maria del Pilar Poggi Sanchez, Aida Isabel Reyes Achic, Loredana Schioppi, Diana Victoria Solis Garcia, Ileana Vancea Opris, Hrechanna Ziwaoviya, Cumanda Del Carmen Sanchez Espinosa.
Simona Segalini