Venerdì 3 Dicembre 2010 - Libertà

Si torna a parlare del Boccanegra

Stasera in Fondazione 2° incontro del ciclo a cura degli Amici della Lirica

piacenza - Secondo appuntamento all'auditorium della Fondazione con il ciclo Il Corsaro all'alto scranno, conferenze-concerto dedicate al Simon Boccanegra di Verdi. Dopo il primo incontro sul prologo, stasera alle 21 si analizzerà il primo atto, in una versione pressoché integrale (parti corali escluse) per solisti e pianoforte, con la partecipazione straordinaria del baritono Roberto Servile, nel ruolo del protagonista, primo doge di Genova. Il progetto, a cura di Giorgio Appolonia che illustrerà e commenterà l'opera, curato dagli Amici della lirica, vede impegnati anche: il soprano Chiara Bisso (Amelia Grimaldi, figlia di Simone Boccanegra), il basso piacentino Davide Baronchelli (Jacopo Fiesco), il tenore Alessandro Fantoni (Gabriele Adorno, gentiluomo genovese), il baritono Carlo Prunali (il cortigiano Paolo Albiani) e il basso Fabio Montorsi (Pietro, un altro cortigiano), accompagnati al pianoforte da Gian Luca Aschieri. Alla base del libretto di Francesco Maria Piave c'è l'omonimo lavoro del 1843 del drammaturgo spagnolo Antonio García Gutiérrez, tra i capofila del romanticismo nella penisola iberica (poi giornalista a Cuba e in Messico, quindi direttore del museo archeologico di Madrid) e già salito alla ribalta con la tragedia del Trovatore, rappresentata nel 1836, poi trasposta dal compositore di Busseto nel celebre melodramma del 1853. Il Boccanegra verdiano debuttò invece con scarso successo il 12 marzo 1857 alla Fenice di Venezia. Al tempo della stesura dell'Otello, verso il 1879, insieme al librettista Arrigo Boito, il musicista procedette alla revisione di alcune parti, tra cui la scena del consiglio nel primo atto.

Anna Anselmi