Domenica 28 Novembre 2010 - Libertà
La solidarietà riempie il carrello
Stimati 650 quintali di cibo, già superata la quota del 2009. Colletta alimentare Sabato per la prima volta consegna diretta alle 21 associazioni
C'è un business che non soffre crisi, sono gli affari del cuore. Ad onta di un Paese sommerso da scandali, lotte intestine e bilanci in rosso, ieri in tutta Italia migliaia di volontari sono scesi in campo per raccogliere cibo per i più bisognosi: a Piacenza sono stati oltre 630, tra cui 250 alpini e 140 studenti, e migliaia i piacentini e le piacentine che anche ieri, nei 44 supermercati aderenti all'iniziativa, hanno comprato merce da mettere in tavola per i più poveri. La 14esima giornata nazionale della colletta alimentare a Piacenza ha fatto segnare sul piatto della bilancia circa 650 quintali di cibo, che andranno ad aiutare le mense di 21 associazioni caritatevoli del territorio locale. Stima fatta ieri alle 18 e dunque ancora da confermare, ma comunque oltre i 634 quintali del 2009. Non è una novità, per fortuna, la generosità dei piacentini. Semmai è nuovo l'incontro che il 4 dicembre vedrà per la prima volta la distribuzione diretta di parte del cibo raccolto ieri alle associazioni che si servono al banco alimentare: ciò avverrà nel magazzino di via Ciauri, 3, nel corso della mattinata, mentre al pomeriggio, alle 18, sempre nel magazzino il vescovo monsignor Gianni Ambrosio celebrerà una santa messa. Supermercato di via Atleti azzurri d'italia, tra i 44 aderenti, una cliente, Enrica Cornelli: «Ho comprato soprattutto prodotti per i neonati, i bambini. Mi sembra un gesto doveroso, andare incontro a chi ha meno di me». Fuori dalle casse, i volontari, una trentina a fine giornata, al timone c'è Massimo Ghelfi: «Verranno anche studenti delle scuole medie a condividere questo gesto». Una delle realtà che compongono il Banco alimentare di Piacenza, presieduto da Daniele Buscarini, è la Fondazione banchi di solidarietà San Riccardo Pampuri. Uno dei coordinatori, Marco Bianchi: «Distribuiamo pacchi-viveri ogni mese, recuperando il cibo dal magazzino di Parma. Seguiamo una cinquantina di famiglie. Le richieste di aiuto? In aumento, tendono la mano gli extracomunitari ma anche molti, tanti italiani. E non chiedono solo cibo, ma prima di tutto ascolto, condivisione». Pierangelo Arati, alpino di Sarmato, al timone di un folto gruppo di volontari dell'Anspi del paese: «La collaborazione degli alpini alla colletta è tradizione, siamo felici di esserci». Per ultimo, prende la parola Daniele Buscarini, presidente del Banco alimentare di Piacenza. Prende la parola per dire «grazie, ancora grazie a Piacenza, perchè c'è stata tantissima gente che sta facendo la spesa per la colletta. La crisi economica generale, anzichè indebolire lo slancio delle persone alla donazione, alla carità, ha reso ancora più sensibile la popolazione verso il prossimo e i più deboli. Mi sento inoltre di aggiungere - ancora Buscarini - che in questo contesto percepito come precario il gesto di autentica carità può diventare un punto di riferimento».
Simona Segalini