Domenica 28 Novembre 2010 - Libertà
Il Premio Gazzola domani al Comune per il restauro della chiesa dei Teatini
di ANNA ANSELMI
Verrà consegnato domani alle 17.30 nella Sala Panini di Palazzo Galli, in via Mazzini, 14, il Premio Gazzola per il restauro dei palazzi piacentini, conferito al Comune di Piacenza per l'intervento con il quale è stata restituita alla città la chiesa di San Vincenzo. Dopo il saluto di Domenico Ferrari Cesena, capo delegazione Fai (Fondo ambiente italiano) e presidente del comitato scientifico del premio, prenderanno la parola i soprintendenti per le province di Parma e Piacenza: Luciano Serchia (beni architettonici e paesaggistici) e Giovanna Damiani (beni artistici, storici e demoetnoantropologici). Seguiranno le relazioni di: Anna Coccioli Mastroviti (Soprintendenza per i beni architettonici) su documenti inediti relativi al cantiere della grande decorazione della chiesa dei teatini; Davide Gasparotto (Soprintendenza per i beni artistici) sul degrado, i problemi conservativi e le scelte di restauro; Tiziano Giannessi (Comune di Piacenza) sugli aspetti tecnici del progetto di restauro da lui redatto. Ferrari, Coccioli, Carlo Emanuele Manfredi e Marco Horak formano il comitato scientifico che ogni anno attribuisce il Premio Gazzola per il restauro dei palazzi piacentini, istituito nel 2006 dalle sezioni di Piacenza del Fai e dell'Associazione Dimore Storiche Italiane e dall'Associazione Palazzi Storici di Piacenza. Fin dalla prima edizione, il Premio è stato sostenuto dalla Banca di Piacenza e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che alternativamente ospitano la cerimonia conclusiva, dalle molteplici finalità: riportare all'attenzione la necessità di conservare i beni architettonici, operando secondo le linee guida di un corretto restauro, e ricordare la figura di un illustre concittadino, Piero Gazzola (1908-1979), progettista di importanti recuperi, nonché autore di fondamentali contributi teorici. Tra i fondatori dell'Icomos (International Council on Monuments and Sites), braccio operativo dell'Unesco, ne fu il primo presidente. L'Icomos ha dato vita nel 1979 a un premio intitolato a Piero Gazzola, The Gazzola Prize, a cadenza triennale, destinato ai membri dell'Icomos che più hanno lavorato a favore degli obiettivi dell'associazione. L'iniziativa piacentina è nata invece per conferire visibilità ai progetti di restauro realizzati in città e in provincia. L'albo d'oro dei recuperi esemplari comprende: Palazzo Anguissola di Grazzano (2006), in via Roma, 99, restaurato dallo Studio Masoero e De Carlo Architetti Associati; Palazzo Ghizzoni Nasalli (2007), in vicolo Serafini 12, da Marcello Spigaroli; Palazzo Paveri Fontana (2008) a Caramello (Castelsangiovanni), da Giorgio Graviani; e la Rocca Scotti (2009) di Agazzano, da Pier Giorgio Armani. Nel caso della ex chiesa di San Vincenzo (oggi Sala dei Teatini), il Comitato scientifico precisa di aver proceduto all'assegnazione del Premio al Comune di Piacenza «anche se il bene restaurato non può essere propriamente definito un palazzo: si è trattato infatti, a Piacenza e non solo, del "restauro dell'anno». Lunedì verrà distribuita ai presenti una pubblicazione sul restauro della chiesa, con testi di: Serchia, Còccioli Mastroviti, Patrizia Baravelli e Giannessi, stampata dalla Ticom.
Anna Anselmi