Giovedì 18 Novembre 2010 - Libertà
Carlo Strinati, catalogo delle opere
Oggi la presentazione del volume all'auditorium della Fondazione
piacenza - Oggi alle 17.30 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia 12, si presenta il volume Carlo Strinati 1893-1964, curato dalla figlia Mariaclara Strinati, che interverrà all'iniziativa, insieme allo storico dell'arte Ferdinando Arisi, autore della prefazione al libro, primo tentativo di un catalogo completo di Carlo Strinati.
Lo scultore lavorò al cantiere dei restauri di monumenti di città e provincia, a cominciare dalla Cattedrale, le cui decorazioni non originali sono spesso frutto della mano dell'artista piacentino, che integrò in stile cordoli, fregi e capitelli all'esterno dell'abside maggiore, seguendo i disegni dell'architetto Camillo Guidotti. Si deve ad Arisi l'identificazione di Strinati come artefice di queste integrazioni, tramite il recupero della notizia riportata in un opuscolo di Giuseppe Sidoli. Lo stesso rosone sulla facciata della basilica di San Francesco venne realizzato da Strinati, che firmò anche alcuni dei monumenti funebri più noti del cimitero urbano, come la statua del partigiano Giannino Bosi e la Deposizione della cappella Baio.
Amico di Ernesto Giacobbi, insieme al quale aveva frequentato l'Istituto "Gazzola", Strinati perfezionò la sua preparazione nell'effervescente Parigi. Nella prefazione al libro, Arisi ne ricorda l'incontro con Amedeo Modigliani, già minato nel fisico, e soprattutto l'attività di sbozzatore di marmi nell'atelier di Auguste Rodin. Allo scoppio della guerra nel 1915, Strinati dovette però tornare in Italia.
An. Ans.