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Domenica 7 Novembre 2010 - Libertà

«Noi sulla barca dei folli: un viaggio affascinante»

piacenza - L'avevano chiamata «la barca dei folli». Ma lo psichiatra Renzo De Stefani preferisce definirla «la barca di un gruppo di persone coraggiose». Lui, psichiatra del servizio di Salute Mentale di Trento, su quella barca ci è salito insieme a due skipper, un documentarista, quattro utenti del centro di Salute Mentale e due genitori: dieci novelli Cristoforo Colombo partiti con l'obiettivo di attraversare l'Atlantico come il navigatore genovese ma non su una caravella, bensì su una barca a vela di nome Margaux.
È questa l'avventura raccontata l'altra sera nell'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano in un incontro organizzato dall'associazione piacentina "La Selce" in collaborazione con il circolo velico "Albatros" e il patrocinio della Provincia e dei Comuni di Piacenza, Carpaneto e Fiorenzuola: al centro della serata, che ha visto protagonista oltre allo psichiatra De Stefani anche lo skipper Davide Mantovani, i presidenti della "Selce" Carlo Perini e di "Albatros" Gianni Badini e alcuni utenti dei servizio di Salute Mentale di Trento, è stato il documentario Oceano dentro, girato durante la traversata per testimoniare l'esperienza vissuta.
«È stata una traversata un po' folle, abbiamo organizzato questo viaggio in maniera avventurosa» ha spiegato lo psichiatra trentino, che ha evidenziato nel corso del suo intervento il tratto significativo del viaggio affrontato: oltre alla difficoltà della traversata, l'esperienza ha rappresentato «un esempio lampante di quel "fare assieme" che da sempre ci sta a cuore e che cerchiamo di praticare nella quotidianità». Le immagini del documentario e le parole dello psichiatra lo chiariscono: "Fare assieme" significa considerare «l'enorme patrimonio sapienziale dei familiari e degli utenti, creare degli "ufe" ossia delle unità di utenti familiari esperti» ha spiegato De Stefani. In una parola, superare lo stigma della malattia mentale e far sì che l'utente del servizio di Salute Mentale affronti delle esperienze capaci di inserirlo nella società e di farlo confrontare con difficoltà e situazioni di crescita e confronto personali: la traversata dell'Atlantico ne è un esempio lampante, ma allo stesso modo lo sono anche il viaggio Venezia-Pechino sulle orme di Marco Polo o quello in Africa per costruire una scuola, compiuti dal gruppo del Servizio di Salute Mentale negli anni scorsi.
«Quando si intraprende un viaggio come questo in cui tutte le risorse sono legate a ciò che si trova a bordo, bisogna essere disposti a lasciare a terra le abitudini quotidiane» ha commentato lo skipper Mantovani che ha attraversato insieme agli altri l'Atlantico, «è una delle parti più difficili della navigazione a lungo raggio, ma questo equipaggio è riuscito ad affrontarla e superarla meglio di tanti con cui sono partito. L'impegno, la responsabilità e la fiducia sono stati trovati lì, sulla barca, mentre percorrevamo quegli ottomila chilometri di mare. Non so se un'esperienza così sarà ripetuta, ma nel caso io sarei disposto a ripartire subito. Anche domani».

Betty Paraboschi

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