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Sabato 30 Ottobre 2004 - Libertà

Per la Fondazione spunta Molinari

Prende forma l'ipotesi di una candidatura alla presidenza. No comment del direttore del Politecnico. Ma sull'attuale posto in cda si pone il caso-incompatibilità

Che sul tappeto del rinnovo del vertice della Fondazione di Piacenza e Vigevano ci finissero altri nomi oltre ai due circolati sin qui appariva assai probabile. Tanto più che le ultime indiscrezioni riferiscono della difficoltà a "prendere quota" di Gian Carlo Mazzocchi e di Giacomo Marazzi, la candidatura del primo, presidente uscente, emersa più o meno ufficialmente dalle sue stesse dichiarazioni pubbliche, quella del secondo, amministratore delegato di Cementirossi e attuale consigliere di amministrazione in via Sant'Eufemia (in quota Camera di commercio), mai dichiarata dall'interessato ma data unanimemente per esistente. Ecco perciò che nel tentativo di trovare quelle ampie convergenze occorrenti (almeno in prima battuta) per l'elezione del presidente della Fondazione da parte del consiglio generale dell'ente (25 membri che giungono a scadenza l'11 novembre insieme a Mazzocchi, mentre il cda resta in carica) si stanno iniziando a battere anche altre strade. E una porterebbe dritto dritto a Giuseppe Molinari, direttore amministrativo del Politecnico e pure lui, come Marazzi, attuale componente del cda di via Sant'Eufemia. Nei confronti della dozzina di enti e istituzioni che hanno diritto di nomina nel consiglio generale sarebbe partita o starebbe per partire un'azione diplomatica tesa a caldeggiare una candidatura come quella di Molinari che avrebbe già degli sponsor importanti (risulta, ad esempio, gradita al sindaco Roberto Reggi). Interpellato, l'interessato si è stretto nel più assoluto riserbo. Così come non più del no comment ha dedicato a un'altra questione che lo riguarda in tema di Fondazione, sollevata su Libertà di ieri da Alessandro Miglioli. Pur senza fare nomi, il consigliere comunale dei Piacentini con Reggi, è stato esplicito nel parlare di un'incompatibilità addirittura doppia che a suo giudizio grava su "almeno uno" dei consiglieri di amministrazione di via Sant'Eufemia. Un riferimento a Molinari, è parso chiaro, e precisamente alle sue cariche al vertice del Politecnico, direttore amministrativo ed esponente del cda, che contrasterebbero con il seggio alla Fondazione dal momento che, ha fatto presente Miglioli, "tra le incompatibilità assolutamente evidenti e indiscutibili" stabilite nei regolamenti di via Sant'Eufemia "vi sono quelle di coloro che ricoprono funzioni di amministrazione o sono dipendenti dei soggetti cui lo statuto attribuisce il potere di designazione dei componenti gli organi della Fondazione, anche se cessati da meno di un anno". Un aspetto, quello sollevato da Miglioli, che risulta essere stato preso in seria considerazione, e non da ieri, tanto da Molinari quanto da Mazzocchi. Sarebbe in corso di redazione un parere tecnico sulla questione dell'incompatibilità affidato a un illustre giurista. In base al suo responso si dovrebbe dunque capire se Molinari potrà restare o meno nel cda di via Sant'Eufemia. Ed è facile che la cosa possa mettere a prova anche la solidità della (presunta) candidatura del direttore del Politecnico alla successione di Mazzocchi. Fermo restando che un'ipotesi del genere comunque non potrebbe concretizzarsi senza che Molinari lasci i suoi attuali incarichi nell'ateneo milanese. Ma a circolare in questi giorni per la corsa alla presidenza sono anche altri nomi in aggiunta a quelli noti. Quello, ad esempio di Augusto Rizzi, presidente di Rdb, già coordinatore dei lavori per il Patto per Piacenza.

Gustavo Roccella

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