Giovedì 11 Novembre 2010 - Libertà
Isastia: «Il parlamentare Salvatore Morelli antesignano dell'emancipazione femminile»
piacenza - Tra gli antesignani dell'emancipazione femminile nell'Italia intrisa degli ideali risorgimentali, ma in cui la donna restava privata dei diritti civili e politici, ci fu il parlamentare Salvatore Morelli, figura imprescindibile per affrontare il tema della condizione della donna fra Ottocento e Novecento, sul quale all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano è intervenuta nei giorni scorsi Anna Maria Isastia, nell'ambito del ciclo di conferenze promosso dal Soroptmist club di Piacenza, collateralmente alla mostra Amaro calice, in corso alla galleria d'arte moderna Ricci Oddi.
A Morelli (Carovigno 1824 - Pozzuoli 1880) ha dedicato un fortunato libro la piacentina Emilia Sarogni, per i tipi Daniela Piazza editore. Una biografia che alterna dati storici a capitoli romanzati, per raccontare l'attività di Morelli a favore della parità dei diritti tra tutti i cittadini. Già negli anni Ottanta, Isastia - docente di storia contemporanea all'università La Sapienza di Roma e il cui campo di ricerca da tempo si è concentrato sulla storia della questione femminile, la storia militare e la storia della massoneria - ha contribuito alla riscoperta dell'opera di Morelli, lavorando al convegno nella capitale i cui atti sono stati pubblicati nel 1988. «Morelli - spiega Isastia - ha abbracciato tutti gli aspetti connessi alla questione femminile. Basti pensare a un testo come La donna e la scienza o la soluzione del problema sociale. Il suo pensiero coinvolge la storia della politica, legislativa, del costume, il rapporto con i Paesi democratici esteri. Quanto da lui affermato, rompe una mentalità. Per quello che diceva, in Parlamento lo prendevano in giro e lo consideravano una persona molto stravagante. Finalmente negli anni ‘80 del secolo scorso è stato rivalutato».
Aans.