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Lunedì 15 Novembre 2010 - Libertà

New York, in festa seicento emigrati piacentini

Nel grande salone dell'Astoria World Manor la Società Valtrebbia e Val Nure spegne 60 candeline

DAL NOSTRO INVIATO
NEW YORK - Gli anni dell'emigrazione sono lontani ma il cuore è sempre legato alle colline e alle montagne abbandonate con sofferenza, un affetto ancestrale trasmesso alle nuove generazioni come un valore aggiunto.
Sabato sera quei sentimenti, quei valori erano palpabili nel grande salone dell'Astoria World Manor di New York, dove si sono ritrovati oltre seicento emigrati piacentini, e loro discendenti, per festeggiare il 60esimo di fondazione della Società Valtrebbia e Val Nure, e da qualche anno con l'aggiunta della dizione "Provincia di Piacenza, valli piacentine, Primogenita d'Italia". "Sì perché vogliamo accogliere tutti quelli che sono venuti dalla stessa provincia, la distinzione in vallate non ha più senso - spiega Hector Morisi il presidente -. Anche se la maggior parte di noi arriva dalle montagne di Nure e Trebbia parliamo tutti lo stesso dialetto, la lingua dei genitori, più che l'italiano". Hector è un "super" poliziotto che ha portato con onore il distintivo del NYPD (New York police departement), a lui è toccato introdurre la serata che si è svolta nello sfarzoso salone tra decorazioni dorate e luci sfavillanti.
"Quest'anno festeggiamo il 60esimo anniversario di fondazione della nostra società e il 41esimo programma delle borse di studio ai nostri studenti - ha esordito Morisi ricordando il numero degli iscritti -. Oggi abbiamo circa 240 soci e 150 donne nella società femminile. Un numero in costante aumento - ha sottolineato il presidente - specialmente fra i giovani; è una chiara indicazione che i nostri membri sono uniti e che i nostri giovani si sentono in dovere di continuare la nostra cultura, le nostre tradizioni e la nostre eredità". Morisdi ha poi letto il messaggio del presidente dell'Amministrazione provinciale di Piacenza, Massimo Trespidi: "Orgoglio, è la sensazione più immediata che mi ispirano le vostre storie, per come avete tenuto alto il nome di Piacenza nel Paese che vi ha accolti".
Al galà di New York sono intervenuti anche i piacentini del gruppo "Viaggi dell'amicizia Giuliano Ferrari " che per l'ottavo anno hanno condiviso la ricorrenza grazie alla perseveranza di Luciana Consensi, alla quale è stata consegnata la tessera di "socia onoraria" della "Valtrebbia Valnure" e messaggera del vescovo di Piacenza, monsignor Gianni Ambrosio. Luciana ha festeggiato il compleanno "sono tanti, molti, più di ottanta" ha dichiarato divertita mentre in un altro tavolo, quello dei morfassini, si festeggiavano i 96 anni di nonna Ida Casali, alla presenza del giovane sindaco Enrico Croce giunto a New York per l'occasione e per visitare il resto della sua famiglia "spaccata dall'emigrazione".
Dopo la scomparsa di Ferrari il timone dell'iniziativa è stato rilevato da Gigi Rocca e da Beppe Nava, ambasciatore del sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, del quale ha portato i saluti e gli auguri alla comunità piacentina di New York. L'ufficialità è continuata con l'intervento di Sandro Molinari presidente dell'associazione "Piacenza nel mondo" accompagnato dal segretario Antonio Parmigiani e dal sindaco di Ottone, Giovanni Piazza, venuto ad incontrare i "compaesani" emigrati.
Nella sala è sceso un momento di grande commozione quando l'orchestra di Nancy Mancini e Mario Tacca ha eseguito i due inni iniziali, quello statunitense e quello italiano, ascoltati in religioso silenzio con la mano destra sul cuore; le due identità fuse insieme a generare nuove storie, di grande ricchezza storica e di tradizioni da trasferire a figli e nipoti, nel salone si intrecciavano dialetti piacentini, italiano e lo slang, l'inglese di pronuncia americana.
La festa annuale dell'associazione Valtrebbia e Valnure di New York è l'occasione, come il Natale, per riunire la famiglia e per ritrovare gli amici del "paese": da Groppallo a Travo, da Farini ad Ottone, da Morfasso a Bettola. Su tutti ha impartito la benedizione il missionario scalabriniano originario di San Giorgio padre Giancarlo Massari, che dopo anni trascorsi a Caracas in Venezuela, nel 1965 è approdato negli Usa e nel 2004 è stato assegnato alla parrocchia di Nostra Signora del Rosario di Pompei, a New York.
La lunga serata di gala, durante la quale uno dei fondatori storici, Frank Forlini, è stato nominato membro permanente, è stata condotta da Mark Draghi, figlio del compianto e amato segretario dell'associazione, Paul, di cui erano presenti anche il figlio David, le figlie Rita e Lisa ed ha avuto come momento centrale l'assegnazione delle borse di studio ad 11 studenti, 4mila dollari distribuiti sugli anni dell'università. Quest'anno i premi sono andati a Thomas C. Benardi, Alxis C. Biaggi, Stephen Calabrese, Maria K. Carisetti, Gabriella M. Castignoli, Brian J. Cipollina, Nicholas H. Forlini, Suzanne F. Forlini, Joseph A. Labarbera, Giancarlo a. Thompson, Joseph P. Zambito. Alcuni tradiscono cognomi non piacentini: "E' il segno dell'avvenuta integrazione nel Paese diventato la nuova patria di milioni di persone arrivati da ogni parte del mondo", commenta il segretario della Valtrebbia Valnure, Peter Segalini, dirigente del Comune di New York di cui dirige il dipartimento dei Servizi sociali.
La cena si è sviluppata tra piatti tipici come la polenta con cotechino, trippa, penne all'arrabbiata, tortellini con la panna, musiche e canzoni della tradizione italiana e americana.

Maria Vittoria Gazzola

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