Domenica 14 Novembre 2010 - Libertà
Donne e letteratura tra '800 e '900
Oggi in Fondazione nuova conferenza per "Amaro calice"
piacenza - Oggi alle 17.30 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano nuovo appuntamento con il ciclo di conferenze che approfondiscono aspetti della condizione femminile tra Otto e Novecento, in analogia con il percorso della mostra Amaro calice in corso alla Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, promossa dal Soroptimist Club di Piacenza, in collaborazione con il Comune e il museo di via San Siro. Questo pomeriggio Enrica Lavezzi, professore aggregato di letteratura italiana all'università di Pavia, affronterà il tema "Con inchiostro rosa. Donne e letteratura fra Otto e Novecento". Alla realizzazione dell'esposizione ha contribuito la Commissione Soroptimist composta dalla socie: Annamaria Lelli, Lia Merenda, Giuliana Pupazzoni ed Elisabetta Fontana, che hanno lavorato a stretto contatto con la presidente Carla Recher. Al progetto hanno aderito classi del liceo scientifico "Respighi", presenti a ogni conferenza.
Domenica scorsa, la rassegna Amaro calice ha inoltre ospitato la Giornata dell'amicizia soroptimista, con la partecipazione della presidente nazionale, Wilma Malucelli, della coordinatrice italiana area Goodwill, Barbara Newman, delle presidenti e socie di molti club dell'Italia centro-settentrionale, tra cui le rappresentanti di Genova due, Parma, Asti, Rimini, Bologna, Forlì, Verona e Aosta. Le delegazioni sono state accolte alla Ricci Oddi dal presidente del consiglio d'amministrazione Vittorio Anelli, dalla dirigente del settore cultura del Comune di Piacenza Antonella Gigli, socia del Soroptimist, dal curatore della mostra Amaro calice, Gabriele Dadati, e da Recher.
La presidente nazionale ha richiamato le finalità del sodalizio, da novant'anni impegnato nella promozione della condizione della donna, ben esemplificata dall'ossimoro racchiuso nel titolo dell'esposizione (che è lo stesso del quadro di Tranquillo Cremona scelto come simbolo): il calice evocativo della dolcezza del contenuto, che invece si rivela amaro. Anelli ha sottolineato l'interesse del percorso che da una parte consente di indagare sull'evoluzione del ruolo sociale della donna in un periodo ricco di fermenti e innovazioni, dall'altra permette di mettere in relazione opere della collezione permanente e dei depositi.
Gigli e Dadati hanno quindi accompagnato la numerosa rappresentanza lungo l'itinerario espositivo, articolato in quattro sezioni: la donna madre, la donna borghese, la donna oggetto e soggetto di seduzione, la donna lavoratrice. Nel pomeriggio, a cura di Mimma Berzolla, si è svolta la visita alla restaurata chiesa di San Vincenzo, che è stata molto ammirata.
Anna Anselmi