Giovedì 14 Ottobre 2010 - Libertà
Leap a caccia di polveri ultrafini: l'aria di Piacenza passa ai raggi x
Il progetto di ricerca di cui si occuperà il laboratorio è supportato da Fondazione, Politecnico e Regione. Nano-particelle nel mirino
Inquinamento&salute, il Leap a caccia di polveri ultrafini, quelle che fanno più male alla salute. Il laboratorio che assieme al Musp costituisce il Tecnopolo piacentino, recentemente "benedetto" dall'assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli, sta per avviare un progetto di ricerca di particolare rilevanza per il nostro territorio (pesantemente colpito dal problema della qualità dell'aria) relativo alla misura di polveri ultrafini e nano-particolato nell'area di Piacenza.
La ricerca sarà supportata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano in cofinanziamento col Politecnico di Milano e con la Regione Emilia-Romagna. «I motivi della ricerca - spiegano i tecnici che operano nei laboratori della ex centrale Levante - sono strettamente legati agli effetti che il particolato atmosferico e le sue principali caratteristiche, ovvero dimensione e natura chimica, inducono su ambiente e salute. Le misure convenzionali del particolato fine (Pm10 e Pm2.5) non forniscono alcuna informazione sulla componente ultrafine (diametro inferiore a 0,1 micron) e nanoparticolata (diametro inferiore a 0,05 micron). Queste ultime sembrano però avere impatti sulla salute più pericolosi di quelli del particolato fine in virtù delle ridottissime dimensioni».
Dando seguito all'ampia esperienza del gruppo di ricerca del Leap in questo campo, il progetto si propone proprio di indagare la presenza di ultrafini e nanoparticolato in alcune aree della città e della provincia. «Le reti di monitoraggio e in generale le stazioni fisse - precisano i ricercatori - molto spesso non rappresentano le effettive condizioni di esposizione dei residenti. Per approfondire questo importante aspetto sarà attrezzato un innovativo sistema di campionamento personale portatile, dotato di Gps, che monitorerà percorsi caratteristici dell'area (pedonali, ciclistici, con motoveicoli o veicoli in diversi periodi della giornata) relativamente agli inquinanti convenzionali ed al particolato ultrafine. La ricerca si propone di ricavare un quadro esaustivo della presenza di polveri ultrafini e nano-particolato nell'area di Piacenza, nonché indicazioni sul ruolo delle fonti e sui possibili interventi, producendo una base di dati decisamente significativa per eventuali indagini epidemiologiche».
Una ricerca che offrirà anche al Leap l'occasione di mostrare i benefici della presenza sul territorio di una realtà di ricerca scientifica di alto livello e focalizzata su tematiche di grande rilevanza per il nostro futuro come quelle energetico-ambientali.
Michele Rancati