Giovedì 28 Ottobre 2004 - Libertà
Il Novecento: nel vivo della scena lirica locale
In Fondazione appuntamento con le voci piacentine
Dieci giorni fa, la prima puntata di "Due secoli di grandi voci piacentine", il ciclo di conferenze-concerto tenuto da un eminente storico della vocalità lirica come Giancarlo Landini e promosso dagli Amici della Lirica con Comune, Provincia, Regione e Fondazione di Piacenza e Vigevano, si era occupata della vasta e gloriosa età di "prima del disco", tra Sette e Ottocento. Ma la seconda puntata, che avrà luogo stasera alle 21, all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano in via Sant'Eufemia, entrerà con il Novecento (e il Duemila) nel corpo vivo della scena lirica piacentina che gli appassionati concittadini hanno fatto in tempo a conoscere e ad amare fino al tifo sportivo. E a un seducente affabulatore come Landini non mancherà, stavolta, la materia prima per punteggiare di ascolti emozionanti la sua erudita narrazione storica, che prende le mosse da quella preziosa "enciclopedia" che è "Voci piacentine", fondamentale volume del concittadino Franco Fernandi pubblicato per i tipi di Azzali. Di voci e di cantanti, nell'incontro di stasera, ce ne saranno davvero a volontà, secondo uno schema diviso in tre parti. All'inizio della serata, potremo (ri)ascoltare le voci davvero dorate di divi piacentini non più tra noi: un baritono come Piero Campolonghi e tenori come Italo Cristalli (magico Lohengrin d'anteguerra), Gino Bonelli (grandissimo Otello, ma non solo) e Carlo Menippo (sanguigno interprete verista dalle magnifiche corde vocali), passando per la formidabile coppia di fuoriclasse internazionali Gianni Poggi - Flaviano Labò. Quattro cantanti concittadini non più in attività ma aureolati da una carriera gloriosa saranno quindi intervistati da Landini per raccontare al pubblico la loro vicenda artistica e i grandi partners con cui ebbero a che fare: si tratta dei soprani Eugenia Ratti e Gabriella Mazza e dei baritoni Franco Piva e Carlo Torreggiani. Nella terza e ultima parte della serata, a farsi largo (no su disco, ma dal vivo) sarà la "giovane generazione" della scena lirica piacentina, quella che attualmente onora il nome della nostra città sulle scene italiane e internazionali: accompagnati al pianoforte dal maestro Elio Scaravella, in questo happening del tipo "tutti insieme appassionatamente" canteranno il basso Davide Baronchelli (la Serenade dal Filemone e Bauci di Gounod), il baritono Maurizio Magnini (Votre toast, la popolarissima aria di Escamillo dalla Carmen), il mezzosoprano Anna Maria Chiuri, laureata di fresco dal prestigioso Premio Poggi (Condotta ell'era in ceppi dal Trovatore), i soprani Paola Quagliata (Valzer di Musetta da Bohème) e Francesca Garbi (D'amor sull'ali rosee dal Trovatore) più due "stranieri" che per studi e carriera possono ben essere ritenuti piacentini a titolo onorario: il baritono lodigiano Valentino Salvini (Pietà, rispetto, amore da Macbeth) e il tenore cremonese Luca Bodini (Recondita armonia da Tosca). Gli Amici della Lirica tengono a ringraziare e citare anche i tenori Luigi Frattola, Alberto Jelmoni, Stefano Montanari e Luigi Maini, i soprani Giannina Beretta e Maria Laura Groppi. Erano stati invitati anche loro, insieme con prestigiosi "piacentini onorari" come i tenori Giuseppe Filianoti e Maurizio Graziani, ma hanno dovuto a malincuore declinare l'invito per ragioni professionali.
Alfredo Tenni