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Domenica 17 Ottobre 2010 - Libertà

Prosa e Musica, a scuola di emozioni

A Fiorenzuola stagioni intriganti, con tanti big: dalla Ferrari a Feidman

«Il teatro dev'essere centro e produttore di idee; deve mettere insieme tradizione, memoria, scoperta ed emozione». Proviamo a sintetizzare così lo slogan delle stagioni di prosa e musica comunali del Teatro Verdi di Fiorenzuola, ovvero mettendo assieme le affermazioni del delegato alla stagione teatrale Laura Torricella e dell'assessore alla cultura Nicoletta Barbieri che hanno presentato ieri i cartelloni 2010/2011 nel Ridotto del teatro insieme al sindaco Giovanni Compiani e a Donatella Bracchi dell'ufficio cultura. Anche quest'anno l'Amministrazione ha predisposto la Stagione (sarebbero due in una ma si può anche scegliere di abbonarsi solo ad una) con la collaborazione del maestro Fabio Torrembini (per la parte musicale), e con il Conservatorio (in ausilio per alcune iniziative di contorno, ieri erano presenti i docenti Scano e Gusberti), e con diverse sponsorizzazioni tra cui quella del Rotary Valdarda, e «preziosissima e sempre decisiva», come ha detto il sindaco, quella della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Fiorenzuola tiene alto il vessillo della qualità che ha contraddistinto le passate stagioni, punta su big della musica e del teatro ineccepibili, spesso in esclusiva, aggiunge le consuete "provocazioni" culturali, dà aria alla formula, introducendo per esempio anche una mini-rassegna di teatro domenicale con proposte molto curiose e allargando il cartellone musicale a generi trasversali che intercettino un pubblico più ampio ed eterogeneo (non solo classica dunque, ma che classica però!), stringe un rapporto saldo con il Nicolini per una serie di iniziative che vogliono catturare i giovani e le scuole (un Wolfi, ovviamente Mozart, bambino prodigio, ma c'è anche un'Aida particolare "spiegata" dal Gomalan Brass Quintett) e consolida il rapporto con il Piacenza Jazz Fest (arriverà al "Verdi" il fisarmonicista per antonomasia, Richard Galliano).
Insomma, come a dire: non il teatro del velluto, dei mostri sacri che si ripetono continuamente, dei paludamenti e dell'intrattenimento fine a se stesso, ma proposte di contaminazione, sguardi sulla contemporaneità, divertimento ma anche arricchimento e pensiero.
Dando un'occhiata agli appuntamenti (sotto i cartelloni completi con date e nomi) non si può non puntare gli occhi, per quanto riguarda la musica, sull'apertura di stagione (13 novembre) con Stefano Bollani, che grazie alla sua versatilità, è già un segnale preciso del percorso della stagione. Che dire poi di Giora Feidman, il re del klezmer, musicista chiamato da Steven Spielberg ad arricchire con il suo clarinetto la colonna sonora di Schindler's List? Che dire anche del ritorno dei Gomalan Brass Quintett, di un astro nascente del violinismo come Markus Placci con L'orchestra di Padova e del Veneto? E Galliano appunto, il Gian Burrasca di Elio (sì, quello delle Storie Tese), il Concerto di Natale con l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali (toh, un'orchestra diversa da quelle solite di cui ormai si conosce l'organigramma per intero)? Polvere di stelle si direbbe. E ci sarà anche l'operetta per gli appassionati della "piccola lirica" col Cavallino bianco di Teatro Musica Novecento.
Sul versante prosa sette spettacoli serali e tre domenicali pomeridiani, d'essai come recita la formula della stagione «in evoluzione», secondo le parole della Torricella. Il trend cinematografico è assicurato da big come Elio Germano (apertura di stagione il 21 novembre), e Isabella Ferrari (la piacentina che finalmente recita dalle sue parti) col Catalogo di Carrière, testo monstre dello sceneggiatore di Peter Brook. Approda al Verdi nella sua edizione definitiva anche Buio di Carmelo Rifici, con la fiorenzuolana Granelli, che sulle assi del teatro valdardese ha trovato accoglienza nelle sue fasi di preparazione. Il teatro classico (ma con taglio inedito) è presente col Goldoni di Elena Bucci (La locandiera) e Festa di famiglia, cocktail pirandelliano curato da Camilleri per le Miti Pretese (Mandracchia e socie, già viste in Roma ore 11). Detto di Laura Curino col suo teatro civile (Il signore del cane nero è un focus dedicato ad un certo Enrico Mattei) ci sarà spazio anche per la comicità intelligente di un campione come Gene Gnocchi, presente con il suo Cose che mi sono capitate a mia insaputa. Per chiudere, un capitolo a parte meritano i tre spettacoli pomeridiani, tre piccoli gioielli del teatro italiano: dal Sole in fronte di Camilli (premio della Critica 2010) al "concentrato" di Moby Dick di Roberto Abbiati (Una tazza di mare in tempesta) fino a La Borto, disperante, bellissimo monologo di Saverio La Ruina (che torna dopo il successo di Dissonorata).
La stagione sarà presentata al pubblico sabato 6 novembre alle 17 al Ridotto del Verdi con un simpatico aperitivo a base di.. Erik Satie, fra musica e teatro, a cura di Guido Scano.

ENRICO MARCOTTI

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