Venerdì 22 Ottobre 2010 - Libertà
Film su padre Gherardo, una vita per i fanciulli
Realizzato dal cineclub, verrà presentato a novembre
Il Cineclub Piacenza, presieduta da Giuseppe Curallo, è instancabile. Non prende fiato e continua a portare avanti numerose iniziative grazie a suoi diversi soci appassionati di quello straordinario strumento che è la telecamera.
Questo dinamismo incoraggia interventi di istituti e associazioni culturali e del volontariato, che richiedono riprese video per farsi conoscere, per documentare le loro attività e le diverse manifestazioni delle quali è ricca Piacenza. Indubbiamente gioca la gratuità delle prestazioni del Cineclub che, quale Associazione di Promozione Sociale, opera rigorosamente senza scopi di lucro; ma non va sottovalutata la "professionalità" dei suoi videoamatori, in parti già esperti, in parte via via formati dal Sodalizio con vari corsi che vengono organizzati ogni anno.
La "filosofia" del Cineclub - sottolineata anche dal suo statuto, come ci dice il presidente Giuseppe Curallo -è di utilizzare un hobby come quello del video per rendersi utili alla Città e alle varie organizzazioni locali (non commerciali), ai quali la diffusione di un video al largo pubblico mediante la TV o attraverso proiezioni e/o DVD, può risultare produttiva ai loro fini.
I lavori del Cineclub, molti dei quali vengono trasmessi gratuitamente da Telelibertà, seguono le seguenti direzioni:
- da una parte vengono realizzati servizi televisivi e documentari per far conoscere le associazioni culturali o di volontariato e le loro iniziative (è il caso dei video sull'Avo, sull'APL, sull'Assofa, sugli enti che assistono le persone più deboli della nostra società;
- Dall'altra vengono creati documentari "di spessore", che hanno il fine di far conoscere e comunque valorizzare il patrimonio culturale, artistico, storico e monumentale della Città attraverso DVD diffusi in varie istituzioni in Italia e all'estero. E' il caso ad esempio dei documentari l'Archivio di Stato di Piacenza, la Cattedrale di Piacenza, la Basilica di S. Maria di Campagna, i Musei di Palazzo Farnese, il Collegio Alberoni (questi ultimi due in tre lingue).
A queste attività si aggiungono quelle rivolte alla "storia" locale: oltre a raccogliere filmati della Piacenza che fu (e inseriti nella ormai nota "Videoteca Piacenza ieri "), il Cineclub continua ad incrementare le "video narrazioni autobiografiche": in apposite interviste, personaggi del piacentino parlano in della loro vita nel nostro territorio, raccontando fatti ed episodi di cui sono stati testimoni o protagonisti. Nell'archivio delle "video-narrazioni" si contano oltre 100 interviste di personalità note (alcune scomparse come il Card. Oddi, Padre Gherardo, il Comm. Luigi Gatti, l'arch. Graviani, Don Piccoli, ecc) e di personaggi (deportati, partigiani, esponenti del Clero, giornalisti, ecc.) "minori" solo perché poco noti, ma che hanno dato testimonianze importanti su fatti degli ultimi 50 anni della vita piacentina.
EssenzialI per lo svolgimento delle innumerevoli iniziative la "formazione e l'addestramento" dei soci. Ogni anno, infatti, vengono organizzati corsi sulla fotografia, sulle tecniche di ripresa e sul montaggio dei video, su come si crea un film o si concretizza l'idea di un documentario.
Esperti del Cineclub poi assistono anche individualmente i neofiti della telecamera con una disponibilità che solo la grande passione per il video può far capire.
un primo documentariosu PADRE GHERARDO
Un documentario di Mario Di Stefano su questo compianto e indimenticabile religioso. Grazie all'accesso al vasto materiale fotografico lasciato dal frate, a diversi video amatoriali e interviste televisive, alle testimonianze di vari personaggi che gli sono stati vicini e lo hanno frequentato, è stata rivisitata la vita di questo straordinario personaggio: la sua vocazione, gli anni di guerra in Russia, la sua instancabile attività per dare un'educazione cristiana ai ragazzi nel dopoguerra, la creazione della "Casa del Fanciullo".
Il documentario è pressoché ultimato e sarà presentato al pubblico di concerto con la Casa del Fanciullo e con il Convento dei Frati Minori di Maria di Campagna entro il prossimo mese di novembre. Al video verrà data ampia diffusione - anche sullo schermo di Telelibertà - per fare conoscere o rivedere Padre Gherardo ai tantissimi piacentini che lo hanno amato e seguito nella sua instancabile attività.
LA CHIESA DI SAN GIOVANNI IN CANALE
Con la regia di Rodolfo Villaggi, sono iniziate da qualche mese le riprese video di questa Basilica, che è una delle chiese più ricche di arte e di storia di Piacenza. Si è data la priorità alla Cappella di S. Caterina, seguendo passo passo le varie operazioni di restauro che sono state avviate nel giugno scorso. Le telecamere hanno particolarmente seguito i ritocchi dei restauratori al monumento funebre dedicato al Marchese Orazio Scotti di Montalbo, che campeggia nella Cappella. Interessanti le interviste del Sovraintendente Dr. Gasparotto e del Prof. Andrea Bacchi dell'Università di Trento il quale, in occasione di un sopraluogo, ha dichiarato che il busto marmoreo di Orazio Scotti (scolpito intorno al 1640) è attribuibile a Giuliano Finelli, un artista che aiutò il Bernini a scolpire le parti più difficili dell'"Apollo e Dafne". Ha concluso specificando che, accanto ai Cavalli del Mochi, il busto è una delle opere più importanti della scultura del 600 a Piacenza.
Il documentario sull'intera Chiesa comporterà un impegno particolare per il regista Rodolfo Villaggi (con i videoamatori Giuseppe Baucia, Luciano Marenghi, Domenico Antro e Marcello Birgillito), date le complesse caratteristiche della Chiesa. L'opera si avvarrà della collaborazione della Prof. Natalia Bianchini, del Dr. Daniele Gasparotto e del Prof. Fernando Arisi. E' prevista per la fine della prossima primavera l'ultimazione del video che sarà diffuso soprattutto attraverso DVD, probabilmente in tre lingue per il suo utilizzo all'estero.
LE MURA FARNESIANE
Sarà il documentario che farà conoscere a molti piacentini la storia piuttosto trascurata di questi monumenti medievali e darà modo di far vedere con occhi più attenti il loro fascino e la loro bellezza, in passato un po' nascosta dal degrado delle erbacce che coprivano le Mura e dalle difficoltà di accedere all'interno delle aree militari.
Il compito di narrare la storia delle Mura e della fortezza (che esisteva nel loro interno e che nei secoli fu distrutta), di farle "vedere a fondo" con stampe, fotografie e immagini attuali riprese con telecamere ad alta definizione, è del Gen. Eugenio Gentile, noto studioso di questi monumenti. Il video in lavorazione è affidato alle cure di Luciano Marenghi con la collaborazione di Angelo Marchetta e Silvano Tinelli.
La "Videoteca Piacenza Ieri" darà il suo apporto con vecchi filmati ancora inediti, riproducenti lo stato di degrado delle mura negli anni 70/80, prima quindi del restauro.
Dell'opera verrà richiesto il patrocinio del Comune e della Provincia di Piacenza, oltre che - naturalmente - dell'Ente Restauro di Palazzo Farnese e delle Mura Farnesiane.
I SOLITI NOTI
Accanto ai documentari non potevano mancare i film a soggetto, che richiedono particolari attrezzature, difficile scelta degli attori, illuminazioni speciali, fonici specialisti, regie più che amatoriali per ottenere un "prodotto" di alto livello, da presentare anche ai vari concorsi internazionali. E, date le finalità del Cineclub, il tema non poteva che avere un fine sociale, educativo. "I soliti noti, il film in lavorazione di Marco Toscani rispecchia queste caratteristiche. Tratta delle truffe delle quali sono vittime tanti anziani, in balia di malfattori capaci di ricorrere ad abili sotterfugi per trarre in inganno le persone più deboli.
Nel cortometraggio, Marco Toscani …ci ha messo l'anima: ha ricercato attori con selezione di diverse decine di persone, cercato collaborazioni esterne di tecnici e professionisti molti dei quali hanno rinunciato ai rimborsi spese. Il film - che viene realizzato con la fotografia di Ettore Sola, con le musiche originali di Marco Stopazzini, con la scenografia di Mirko Paparamenghi e la fonia di Carlo Cantore - ha ottenuto il patrocinio del Comune di Piacenza, della Provincia e della Questura di Piacenza, nonché il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Banca di Piacenza, dello SVEP e dell'AUSER.
Non va sottaciuto, in conclusione, l'opera meritoria di tanti altri videoamatori che danno al Cineclub un apporto di immagini, servizi, filmati di ogni genere che arricchiscono una "Videoteca" destinata alle future generazioni e che, specie per le diffusioni a mezzo Telelibertà, fanno "vedere" personaggi ed eventi ben lontani dalle tante brutture televisive e che pur fanno notizia.
Per tanti appassionati, il frequente ricorso alla telecamera e l'applicazione nell'editing video, si traducono in una crescita nell'hobby preferito, ma soprattutto nella soddisfazione di fare gratuitamente cosa utile alla comunità piacentina.
Lucio Bertoli